Di grande impatto ma di difficile gestione: i consigli per chi sceglie una chioma di questa nuance

A quanto pare sembra essere inevitabile: prima o poi tutti passano dal blonde. E non è solo una questione femminile, tutt’altro: già notata nei mesi precedenti, la tendenza biondo platino uomo dura e perdura ormai da un po’. Che sia una scelta definitiva o un colpo di testa passeggero poco cambia. Attenzione però, perché il platino è di difficile gestione e manutenzione. Per questo i consigli di Gum Milano restano sempre validi.

Come e perchè il biondo platino

Il biondo platino piace, Marilyn insegna, ma è una scelta un po’ inusuale sulle chiome maschili. Occorre del tempo per realizzarla e ha bisogno di particolare cura. Premesso che comunque questa tonalità ringiovanisce e dona maggiormente sulle carnagioni chiare (sconsigliata invece alle tonalità olivastre).

Per realizzarla occorre innanzitutto schiarire il capello con una o più decolorazioni fino a farlo diventare quasi bianco, per poi passare all’applicazione dell’anti-giallo.

La manutenzione del biondo platino sull’uomo

I problemi di gestione di questo colore sono principalmente due:

  • il mantenimento della tinta stessa per il quale è necessario utilizzare shampoo e prodotti adatti e anti-giallo, così che la nuance resti sempre viva e perfetta,
  • un occhio alla ricrescita, che non deve mai superare 1 cm altrimenti i capelli “nuovi” restano danneggiati e tendono all’ingiallimento.

Biondo platino: cosa evitare!

Infine un ulteriore consiglio su cosa evitare. Alla larga dai kit “fai da te”, soprattutto nella fase più delicata della decolorazione. Un uso sbagliato o un prodotto di poco valore rischiano di rovinare e bruciare il capello. Con conseguenze che possono rivelarsi nefaste. Sempre meglio la mano di un professionista esperto, anche in questo caso.