La matematica, in tre step, aiuta a trovare il profumo ideale

Per trovare il profumo giusto, una meta da non perdere è Pérfume by Calé, in corso Magenta 22 a Milano. Qui un algoritmo ideato da Silvio Levi (presidente di Calé), Nicolas Cloutier (fondatore di Nose a Parigi) e dal naso Mark Buxton aiuta a definire le note più vicine alla propria personalità.

Eccone prima la spiegazione tecnica, poi la realizzazione pratica – l’algoritmo è stato messo alla prova da due giornaliste di Icon.

La teoria: come funziona? Attraverso una breve intervista, il programma stabilisce la ‘piramide olfattiva consapevole’ di ognuno: si parte da quale fragranza è stata indossata negli ultimi 5 anni. Da questo passaggio, vengono proposte 5 soluzioni possibili. Da annusare, senza mai sapere il brand, per evitare di essere influenzati dal marchio. Per ognuna, si possono dare dei voti che aiutano il sistema a ricalcolare l’algoritmo e aggiustare il tiro.

Questo processo si esegue per tre volte: alla fine si annusano 15 profumi, tra i quali c’è il preferito.

La pratica: ecco l’algoritmo elaborato per Monica Agostini…

La base di partenza erano i profumi da me amati al momento: Vetiver Oriental di Serge Lutens, 34 di Diptyque e Nuit de Tubéreuse di L’Artisan Parfumeur. Tra i 15 profumi annusati, non sono riuscita a dare un alto punteggio a una vaniglia pungente e decisa – le note gourmand e fiorite raramente sono nelle mie corde. Risultato: ho scoperto un marchio che non avevo considerato, Montale, e una varietà di vetiver davvero unica. 

… e il ritratto olfattivo di Vanessa Contini

La cosa che da subito mi ha colpito, da subito, è che nelle note di testa mi veniva segnalato un aroma agrumato, del quale non ero assolutamente consapevole, eppure era un elemento presente nel profumo che indossavo alla ‘degustazione’. Verso la fine, panico: le cinque profumazioni proposte erano una più interessante dell’altra – fino all’illuminazione. Una rosa (anche nel mio caso di Montale) abbinata all’ibisco.