Versatile e misterioso, il papiro è perfetto per gli uomini d’oggi

Insolito, misterioso, raro: il papiro è una di quelle note olfattive che non è protagonista delle fragranze, ma la sua assenza si percepisce. È elegante e perfetto per chi è alla ricerca di una fragranza diversa dal solito per la primavera.

Conturbante ma fresco. Se infatti l’interpretazione più classica è quella che lo vuole all’interno dei profumi orientali, affiancato a note come il patchouli, l’oud, l’incenso ma anche al cuoio, è però vero che alcuni creatori si sono buttati in interpretazioni differenti facendo risaltare più la freschezza di questa nota così particolare – affiancandolo per esempio alla prugna, alla nota maschile per eccellenza del vetiver, al bergamotto e alla ginestra. L’idea infatti in questo caso è quella di rievocare la freschezza dei luoghi in cui si trova questa pianta, di ricreare per esempio l’atmosfera del papiro del fiume Ciane, in Sicilia, la più grande riserva naturale di papiri.

Luci e ombre. È un gioco di contrapposizioni quello messo in scena dai profumi con il papiro, di luce e di buio. Da una parte si racconta la luminosità del Medio Oriente, il suo esotismo e il deserto, le antiche carovane dello spezie che collegavano il Mediterraneo con l’India ma anche templi e cerimonie religiose nei luoghi più remoti nel mondo, come il Buthan. Dall’altra, invece, l’atmosfera è fumosa, rarefatta, vaporosa e piena di ombre, un’ambientazione quasi onirica sottolineata proprio dal papiro.