In cinque parole chiave entriamo nel salone underground che da Seattle ha raggiunto gli States, da est a ovest

Sta per arrivare nella culla hipster, Williamsburg (Brooklyn), Rudy’s Barbershop, il salone di hair styling dove ai servizi di una barberia si accostano mostre e live session di gruppi rock emergenti. Formula vincente, perché da Seattle (qui, nel 1993, ha aperto il primo negozio) questo format underground, tra murales di giovani artisti alle pareti, poltrone vintage e accessori in vendita, è sbarcato a Los Angeles, Portland e New York, con una ventina di spazi che interpretano, ognuno, lo spirito del luogo. ‘Il nostro obiettivo è entrare a far parte della vita delle comunità’, spiega uno dei fondatori, ‘interpretando i ritmi delle metropoli’. E allora ecco la storia (in cinque parole) che ha portato il nuovo concept a conquistare gli Usa, da est a ovest.

Il nome. Viene da un incontro tra i fondatori del barbershop e un gruppo di bambini che giocano nel quartiere Capitol Hill di Seattle. Alla richiesta di un nome, Rudy è stata la risposta immediata dei piccoli (era un protagonista di Fat Albert and the Cosby Kids, cartone animato degli anni Settanta), perché una giornata ‘alla Rudy’ per loro era sinonimo di giornata fantastica.

Seattle, 1993. Qui ha aperto il primo Rudy’s, vent’anni fa. La città, in quegli anni, era la culla della cultura grunge. Giovani musicisti e artisti erano ovunque, perché da qui, dall’estremo Nord Ovest, la vista sul resto degli States è sempre stata unica. Nello specifico Pine street, dove è sorto il primo salone, era l’area più creativa dove gravitavano feste e concerti.

Il progetto originario. L’obiettivo dei fondatori era creare un ‘community centre’ piuttosto che un semplice luogo dove andare per sistemare il taglio dei capelli. Entrare liberamente, senza prendere appuntamento e senza dover aspettare in media tre settimane. Ma la rivoluzione è stata anche nel target: si riferiva a maschi e femmine, indistintamente, per non generare nicchie chiuse.

Opening. Dopo Seattle, Rudy’s barbershop hanno aperto a Los Angeles, Portland e New York (Manhattan). In arrivo a Williamsburg, il cuore hipster di Brooklyn.

Collaborazioni. Le pareti di tutti i saloni sono firmate da artisti underground, che hanno ritratto foreste africane, maxi formiche urbane e visi scolpiti. Ogni artista interpreta l’anima della città in cui si trova.