Rihanna come un cupcake di Marie Antoinette, Kim Kardashian versione Barbarella: ecco gli outfit più ad effetto (e improbabili) delle star ai Grammy

Stupire, scandalizzare, inorridire. L’importante è, come dice il vecchio adagio, che se ne parli.
Una regola che vale più che mai ai Grammy Awards, uno dei premi più eclettici dell’Award Season, dove, lontani dalla seriosità di Oscar e Golden Globes, il gotha della musica si riunisce per celebrarsi. 

E così può capitare che Rihanna assomigli ad un cupcake di quelli che riempivano le stanze della Marie Antoinette di Sofia Coppola, mentre Madonna, una che, sullo scandalo, ci ha costruito una carriera, più vicina ai sessanta che ai cinquanta, opti per un look da torero che ricordava le migliori giacche ricamate di Manolete, pellicola del 2006 nel quale Adrien Brody interpreta il più famoso matador spagnolo.
Un’altra abituata a sollevare polemiche è Kim Kardashian, che, con una pesante vestaglia laminata in oro e argento appare quasi sobria, per gli standard ai quali ha abituato il pubblico. Uno stile Space Age che avrebbe di certo trovato l’approvazione della sexy eroina Barbarella.

E che dire della rivelazione dell’anno, Sia, che si è presentata insieme alla ballerina Maddie Ziegler: il suo hairstyle è decisamente voluminoso, tanto che copre quasi interamente il suo volto, a ricordare un altro protagonista della cinematografia che usava le lunghe chiome per nascondersi, il celebre cugino Itt della Famiglia Addams.