L’arte in Germania, Spagna, Inghilterra, Belgio e Danimarca. Ecco la nostra selezione delle migliori esposizioni europee per le prossime settimane

Eccoci di ritorno con il nostro appuntamento mensile dedicato alle migliori esposizioni in giro per l’Europa. In questo itinerario si toccano Germania, Inghilterra, Spagna, Danimarca e Belgio.

A Bonn troviamo una rilettura del significato degli spazi interni e dei focolari domestici attraverso l’arte pittorica tra il XIX e il XX secolo. Catherine Goodman e i suoi paesaggi oscuri sono invece i protagonisti a Londra. Una riflessione su ritratto e identità è il tema dell’esposizione antologica di Gand, in Belgio e a Herning, in Danimarca, si può assistere alla prima mostra in terra europea dell’americano Alex Da Corte. A Madrid, infine, si celebra con un’ampia e completa retrospettiva uno dei più importanti artisti concettuali del secolo passato, il belga Marcel Broodthaers.

Ecco dunque la nostra selezione delle migliori mostre europee di dicembre.

‘The Uncanny Home – Interiors from Edvard Munch to Max Beckmann’, Kunstmuseum, Bonn, Germania
La sicurezza del focolare domestico, il rifugio intimo di una casa o un appartamento sono stati spesso riletti in una chiave più oscura e inquietante in una numerosa serie di opere artistiche, soprattutto nel periodo che va dalla fine del XIX secolo fino alla prima metà del Novecento (simbolisti, espressionisti, Neue Sachlichkeit). E proprio questo tipo di sguardo è l’oggetto di questa mostra a Bonn, dove sono raccolti i lavori di venticinque artisti di quegli anni, come Edvard Munch, Édouard Vuillard, Pierre Bonnard, Odilon Redon, Félix Vallotton, James Ensor, Vilhelm Hammershøi, Erich Heckel, Karl Hofer, Max Beckmann, i quali hanno saputo cogliere gli aspetti più angoscianti ed esistenziali degli spazi interni e di chi li abita.
(Fino al 29 gennaio 2017)

“Catherine Goodman: the last house in the world”, Marlborough, Londra, Inghilterra
A Londra è possibile ammirare una mostra dedicata a una delle più importanti artiste contemporanee inglesi attualmente in attività. Catherine Goodman presenta una nuova serie di opere di grandi dimensioni, in cui sono giustapposti ritratti di persone, paesaggi e soggetti tratti dai film. Questa raccolta è un interessante esempio della multi sfaccettata e ampia fantasia dell’autrice. Gli elementi e i soggetti che compongono i quadri diventano potenti presenze in ambienti che assumono una profonda ambiguità spaziale, quasi aliena.
(Fino al 30 dicembre)

‘These Strangers. Painting and People’, S.M.A.K. – Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gand, Belgio
Attraverso un’antologia di quadri di artisti contemporanei come Nicole Eisenman, Victor Man, Alice Neel, Paulina Olowska, Nicolas Party, Elizabeth Peyton, Avery Singer, Henry Taylor e Katharina Wulff, al museo belga è possibile esplorare lo stretto rapporto che c’è tra il ritratto e l’identità. Le opere esposte hanno come filo conduttore quella zona quasi metafisica di interscambio tra il soggetto ritratto nel quadro e osservatore, uno spazio in grado di suscitare riflessioni e suggestioni in merito a questioni come originalità, identità, soggettività, sesso e consapevolezza di sé e del mondo circostante.
(Fino all’8 gennaio 2017)

“Alex Da Corte – 50 Wigs”, HEART Herning Museum of Contemporary Art, Herning, Danimarca
L’importante visual artist americano Alex Da Corte è ospite al museo danese con una serie opere inedite in Europa (è la sua prima personale nel Vecchio Continente). L’obiettivo dell’artista è quello di stuzzicare tutti i sensi dell’osservatore attraverso le sue installazioni ricche di plastiche lucide, specchi e colori psichedelici. Molto ampio l’utilizzo di oggetti quotidiani, legati alla cultura del consumo, come spazzole, shampoo o parrucche, per la maggior parte appartenute ad Andy Warhol. Questi oggetti si trasformano in arte, assumono un diverso valore e un’altra identità, svincolata dalla loro particolare provenienza.
(Fino all’8 gennaio 2017)

‘Marcel Broodthaers – A Retrospective’, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, Spagna
Una retrospettiva completa del belga Marcel Broodthaers (1924 – 1976), artista e poeta poliedrico, protagonista della scena internazionale nei filoni della Pop Art e dell’arte concettuale, che ha influenzato molti altri più giovani colleghi. La mostra è organizzata dal museo spagnolo in collaborazione con il MoMA di New York. Sono qui raccolte circa 300 sue opere, tra installazioni, stampe, sculture e composizioni. Il tutto arricchito da un ampio catalogo (in spagnolo e inglese) curato da Jean François Chevrier, Thierry de Duve e Benjamin HD Buchloh.
(Fino al 9 gennaio 2017)