Nelle stanze di Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre, a Galatina, va in scena la luce

La luce del Salento è qualcosa di indelebile: quella che al mattino colora il mare di turchese, che al tramonto scalda la pietra leccese, che la notte con le sue luminarie rende magici i paesi in festa. 

Ma Christian Pizzinini e Antonio Lodovico Scolari, noti PR e appassionati collezionisti d’arte e design, nonché creatori a Galatina della casa-galleria Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre, nell’inaugurare dal 19 luglio la mostra d’arte contemporanea Luce01, quest’anno hanno voluto piuttosto la Luce in quanto tema scelto dall’Unesco.
Non solo, perché confessano di aver pensato anche alla collezione di luci di design raccolte tra rigattieri, hotel dismessi e gallerie di alto modernariato, che illumina le stanze di palazzo Mongiò dove vivono e lavorano sei mesi all’anno. 

Per l’estate 2015 gli artisti contemporanei invitati ad esporre sono otto: un progetto curato da Antonella Marino in collaborazione con le gallerie Francesca Minini di Milano e Cosessantuno di Taranto e che ha come focus lo spazio e la modalità in cui l’ambiente si trasforma in una sorta di display digitale grazie proprio alla luce. 

In mostra nelle ex-scuderie al piano terra del Palazzo sculture e istallazioni di Matthias Bitzer, Pierluigi Calignano, Sarah Ciracì, Flavio Favelli, Marco Andrea Magni, Riccardo Previdi, Luigi Presicce e Raffaele Quida, chiamate a dialogare in maniera suggestiva con gli spazi architettonici che li ospitano, la luce che li circonda e gli occhi di chi viene ad ammirarli. 

Tra gli artisti in mostra ICON ha incontrato Raffaele Quida, classe 1968, originario della vicina Gallipoli, già presente nel 2014 con l’opera Bunker Alieno.
Artista concettuale, segnalato dalla curatrice Veronica Vernaleone è subito piaciuto ai due padroni di casa che sono stati colpiti dai lavori sullo spazio e dalla capacità di trasformare con l’opera d’arte la location in un luogo dove porsi delle domande.
Come avviene nell’opera esposta quest’anno a Palazzo, Eclypse , un doppio specchio degli anni Cinquanta con una scritta al neon: “Chi si specchia – spiega Quida – vede parte del corpo eclissato, oltre al riflesso dell’ambiente circostante, in cui il corpo stesso si innesta”. Dove lo specchio rappresenta il passato e il neon il futuro. 

Opere di Quida, che ha studiato al centro sperimentale Man Ray di Cagliari con Wanda Nazzari, sono poi sparse in altre stanze del Palazzo: nel salotto all’ultimo piano gli Involucri di carta ottenuti lavorando sacchetti di carta con il cemento;  in una delle raffinate camere con bagno per gli ospiti Esercizi di Istanti, lavoro nel quale  il pigmento in cui viene immersa la carta rende l’idea del passare del tempo.

Oltre che visitare Luce01, a Palazzo Mongiò è possibile pernottare su invito dei padroni di casa e godere delle opere d’arte esposte 24 ore su 24. 

 ————–

Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre
Via Ottavio Scalfo 44-46-48, Galatina (Lecce),
Dal 19 al 26 luglio, tutti i giorni dalle 19 alle 23
Dal 27 luglio al 20 agosto, su prenotazione
Ingresso libero
[email protected]