Cocktail bar in casa? Ecco le cose essenziali da avere
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Cocktail bar in casa? Ecco le cose essenziali da avere

di Aldo Fresia

I bicchieri, gli attrezzi, i manuali e gli ingredienti: ecco i consigli di base per un perfetto bar casalingo

Prepararsi i cocktail a casa è un piacere, ma bastano pochi minuti per rendersi conto che non è pensabile avere la medesima varietà di un cocktail bar, che conta decine di bottiglie, ingredienti e attrezzature. Tuttavia, con qualche accortezza e senza puntare alle ricette più sperimentali, quelle che utilizzano abbattitori e autoclavi, possiamo costruirci un perfetto angolo bar.

GLI ATTREZZI
Dovendo ipotizzare tre macrocategorie, abbiamo cocktail mescolati, quelli agitati e quelli che si preparano direttamente nel bicchiere (ad esempio i pestati, come il classico mojito). Nei primi due casi abbiamo bisogno di strumenti particolari: uno shaker, che dobbiamo acquistare per forza, e un mixing glass, cioè un bicchiere alto, simile a un tumbler ma decisamente più capiente, che possiamo trovare in casa. Insieme allo shaker servono anche i cosiddetti strainer, cioè i colini per versare nel bicchiere solo il liquido shakerato e non il ghiaccio. Insieme al mixing glass servono i barspoon, cioè cucchiai con un manico molto lungo. L’ultimo pezzo dell’attrezzatura è un misurino.
Per farsi un’idea, ecco il kit da barman di Drinkstuff e quello di Alessi.

I BICCHIERI
In linea di massima sono sufficienti quattro tipologie: quello classico da whisky, basso e con il fondo spesso, serve per i cocktail che prevedono l’aggiunta di cubetti di ghiaccio; quello alto, chiamato tumbler o high ball, verrà utile con i long drink; il flute è destinato alle ricette a base di champagne e bollicine; la coppa, arrotondata o a forma di cono rovesciato, la utilizzeremo per i miscelati che vanno serviti senza ghiaccio.

LE RICETTE
Andiamo sul classico: niente ricerche in Internet, nonostante possano essere utili. L’ideale è procurarsi un buon manuale, che di solito non si limita alle semplici ricette, ma è arricchito da indicazioni sulla preparazione, cenni storici legati a determinate bevande e via dicendo. Qualche consiglio: Grande libro dei cocktail di Andrea Bertelli, I cocktail mondiali di Federico Mastellari e Manuale del barman di Gabriella Baiguera e Umberto Caselli.

GLI INGREDIENTI
Qui il discorso si fa più difficile, perché tra succhi di frutta, bevande gasate e alcolici, l’elenco è subito lunghissimo. Il consiglio è quello di concentrarti sui tuoi cocktail preferiti, in modo da non dover acquistare decine di bottiglie. Un secondo consiglio è di scegliere prodotti di qualità ma non eccessivamente ricercati: miscelare per esempio un whisky di grande carattere richiede una mano esperta, meglio lavorare con ingredienti più semplici in modo da fare esperienza.

LIMONE E ARANCIA
Uno dei complementi più frequenti nelle ricette di cocktail è la scorza di limone oppure di arancia. L’unica avvertenza è di acquistare agrumi freschi e di qualità e di lavare bene la buccia prima di procedere. Sarebbe un peccato rovinare un cocktail trascurando proprio questo dettaglio finale.