L’americano di aggiudica la finale. Mentre all’italiano Alessandro Rapisarda va il riconoscimento per il piatto che rappresenta tradizione e futuro

Erano in 20, tutti giovanissimi e provenienti da ogni parte del mondo. Ma uno soltanto si è aggiudicato il premio mondiale della S.Pellegrino Young Chef 2016. A farlo, 15 ottobre in diretta streaming, è stato l’americano Mitch Lienhard del ristorante Manresa di Los Gatos, in California, che con il suo signature dish a base di anatra arrosto con arance speziate e patate igname (dolci) ha convinto la giuria formata da chef di fama internazionale.

Lienhard, sostenuto dalla sua mentore e migliore donna chef del mondo Dominique Crenn, ha sfidato i semifinalisti Shintaro Awa (Francia) e David Andrés (Portogallo-Spagna) preparando il piatto in tempo reale, circa 30 minuti, di fronte ai sette giurati e a una folta platea di ospiti intervenuti per l’evento.

Serata all’insegna delle premiazioni anche per l’Italia. Lo chef Alessandro Rapisarda, arrivato alle semifinali con altri due connazionali (Matteo Zonarelli e Andrea Miacola) si è aggiudicato l’Acqua Panna Contemporary Tradition Award, il premio destinato al piatto che rappresenta la tradizione e, allo stesso tempo, l’innovazione e il futuro.

Alessandro Rapisarda, 29 anni, che alla S.Pellegrino Award rappresentava l’Italia, è arrivato quasi al podio con il suo Risotto alla Marinara. Il giovane marchigiano dopo aver lavorato al Piazza Duomo di Alba, al Martin Berasategui di San Sebastian, e a Le Moulin de Mougins in Costa Azzurra, è tornato in patria al Ristorante Café Opera del Gallery Hotel a Recanati, in provincia di Macerata, dove oggi è sous chef.

Matteo Zonarelli, a soli 25 anni, con le sue Animelle di vitello, sedano rapa e nocciole ha riportato a casa la sua italianità grazie a questo evento, dopo aver viaggiato in alcuni dei più famosi ristoranti italiani e stranieri, quali Le Calandre, il Miramonti l’Altro, fino al ristorante 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana (Macau) il locale dove lavora adesso in qualità di junior sous-chef.

Il terzo italiano arrivato alle semifinali è stato Andrea Miacola, classe 1987. Lo chef ha iniziato la sua esperienza formativa al ristorante Del Cambio a Torino e successivamente si è perfezionato da grandi chef stellati quali Carlo Cracco a Milano e Massimiliano Alajmo a Padova, per poi proseguire all’estero e approdare in Olanda, a Zwolle, nel ristorante De Librije dello chef Jonnie Boer. Alla Young Chef 2016 ha portato Carmagnola Grey Rabbit in Tom Kha Flavour, Tulips and Vesuvian Tomato Boullion, un piatto a base di carne che si ispira alle eccellenze italiane.