Dalla 350 GT alla Huracan: dieci icone del Toro di Bologna
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350 GT – Anche se non è la più attraente ed è molto lontana dagli stilemi dell’azienda bolognese, non può mancare in questa lista la capostipite del marchio Lamborghini. La sua prima uscita è datata 1963, al Salone di Torino. Un modello molto raro, prodotto in soli 416 esemplari: un mito per gli appassionati.
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Murciélago – Il suo nome significa ‘pipistrello’ in spagnolo e forse qualcuno la ricorda come l’auto di Bruce Wayne, alias Batman, nel film Batman Begins. È stata prodotta in formato coupé nel 2002 e roadster nel 2004, equipaggiata con un motore V12 da 6,2 litri di cilindrata e 580 cavalli di potenza, che sono diventati 670 con l’ultima versione del 2010, la LP670-4 SV. Nel 2003 e nel 2008 fu scelta come base per realizzare delle versioni speciali commemorative dei 40 e 45 anni dell’azienda di Sant’Agata Bolognese.
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Sesto Elemento – Il nome prende spunto dal carbonio, il sesto elemento della tavola periodica, materiale principale con il quale è stata realizzata questo esclusivo concept di supercar. Sono stati prodotti solo sei modelli da pista, del valore di 1,8 milioni di euro l’uno. Il motore non è uno dei più potenti nella gamma Lamborghini, un V10 da 570 cavalli, ma, grazie a un eccezionale rapporto peso-potenza, la Sesto Elemento è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 2,5 secondi. Molto particolare è la speciale verniciatura brevettata a San’Agata Bolognese, sviluppata grazie a una nanotecnologia di micro particelle ceramiche e cristalli rossi, che aiuta a proteggere dall’usura creando un suggestivo effetto cromatico.
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Huracán – È la più recente auto della gamma Lamborghini, attualmente il principale cavallo di battaglia della casa. La sua caratteristica principale, oltre all’esclusività, risiede in un eccezionale mix tra performance di altissimo livello ed estrema facilità di guida, grazie all’impiego di tecnologie di ultima generazione. Il motore è un V10 da 5,2 litri e 610 cavalli, capace di spingere il veicolo oltre i 325 km/h.
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Espada – Una coupé a due porte che ebbe un notevole successo durante la sua carriera, tra il 1968 e il 1978. Le soluzioni tecniche ed estetiche che adottava contribuirono a tracciare il futuro stilistico e progettuale dell’allora ancora giovane azienda di Ferruccio Lamborghini. Allestimenti e carrozzeria vennero affidati all’atelier Bertone, che propose addirittura una versione vip con frigobar e televisore.
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1916 – 2016: un secolo è l’età che avrebbe Ferruccio Lamborghini se fosse ancora in vita. La sua carriera sarà presto celebrata sul grande schermo, in un lungometraggio per ora intitolato My name is Lamborghini, la cui sceneggiatura porta la firma del premio Oscar Bobby Moresco, che si è basato sui libri del figlio di Ferruccio, Tonino.
L’imprenditore bolognese entrò nel mito nel 1963, quando presentò al Salone dell’Automobile di Torino la Lamborghini 350GT, capostipite di una dinastia di auto destinate a fare la storia del design e della classe italiane. Con quel modello il patron della casa del Toro fece un fortunato salto dalla produzione di trattori a quella delle supercar stradali, seguendo la propria grande passione e, probabilmente, con il desiderio di sfidare il suo eterno rivale Enzo Ferrari.
Da allora, per mezzo secolo, si sono susseguiti numerosi gioielli di alta tecnologia e raffinato design, amati in tutto il mondo dagli appassionati delle auto esclusive.
Ecco dunque quali sono, secondo noi, i dieci modelli iconici firmati Lamborghini.