Celebriamo la storia del marchio tedesco con una carrellata degli esemplari più significativi

1948-2018, 70 anni di Porsche che sono anche un po’ un pezzo di storia universale dell’automobilismo. L’avventura ricca di successi del marchio di Stoccarda inizia l’8 giugno 1948, data di immatricolazione della prima Porsche 356 Roadster. A essere precisi, in realtà, già dal 25 aprile 1931 era attivo lo studio di ingegneria Dr. Ing. h.c. Porsche GmbH, fondato da Ferdinand Porsche e il suo genero e figlio adottivo Anton Piëch, ai quali si aggiunse successivamente anche il figlio naturale di Ferdinand, ossia Ferdinand Anton Porsche, più noto con il soprannome di “Ferry”. Assieme contribuirono a realizzare la cosiddetta “macchina del popolo”, o Volkswagen, sotto le direttive dell’allora governo nazista, facendo nascere nel 1938 il leggendario Volkswagen Beetle, anche detto Type 1 o, meglio ancora, Maggiolone.

Ma fu solo con la fine della guerra, anzi dopo tre anni dal termine (1948, appunto), che per la prima volta un veicolo venne ufficialmente immatricolato con il marchio Porsche. Da allora sono passati 70 anni nei quali l’azienda tedesca ha collezionato successi sportivi e di mercato, circondandosi di un pubblico di fedeli appassionati e attenti collezionisti e riuscendo anche a rinnovarsi, mantenendo però una suo stile originale e riconoscibilissimo.

Abbiamo selezionato sette modelli Porsche fra i più significativi, in omaggio ai
sette decenni di storia di questo marchio iconico.

Porsche 356

È la capostipite della stirpe Porsche. La prima è stata immatricolata l’8 giugno 1948, in versione roadster. Il soprannome di Superleggera le venne attribuito per la sua scocca in alluminio, che la rendeva appunto un peso piuma per l’epoca. La sua produzione è andata avanti fino al 1966 in diverse varianti, fra cui quella del 1952 chiamata America Roadster (destinata al solo mercato statunitense) realizzata in soli 12 esemplari e diventata un prezioso e raro pezzo per i collezionisti. Con la 356 nacque anche la famosa denominazione Carrera (usata da sempre dall’azienda per i modelli più sportivi), con la Porsche 356 Carrera Abarth GTL del 1960, in omaggio alle ottime prestazioni avute nella corsa Carrera Mexico del ’54.

Porsche 550 Spyder

In produzione dal 1953 al 1957, la 550 Spyder fu progettata per affrontare le gare stradali europee e americane di quegli anni. Guadagnò grande successo fra pubblico, piloti e addetti ai lavori. Leggero e potente, fu un modello protagonista in competizioni come Le Mans, Sebring e Mille Miglia. Il nome, 550 Spyder, derivava dal fatto che si trattava del 550esimo progetto Porsche e come omaggio alla Cisitalia 202 Spyder Mille Miglia del 1947, creatura di Pietro Dusio, patron della storica azienda torinese Cisitalia e amico della famiglia Porsche. Il più famoso (tragicamente) pilota di questo modello fu l’attore James Dean, che proprio a bordo di una 550 trovò la morte in un incidente di gara a Salinas, in California, nel 1955: la sua auto l’aveva soprannominata “Little Bastard”.

Porsche 911

Forse il più iconico modello Porsche, che dal 1963 a oggi, attraverso innumerevoli varianti e restyiling, continua a macinare consensi e successi in tutto il mondo. Curiosa la storia del suo nome, che originariamente doveva essere 901. Ma dovette essere modificato a causa di un brevetto già registrato da Peugeot, che nomina tutti i suoi modelli con sigle composte da tre cifre con uno zero in mezzo. La 911 venne progettata da Ferdinand Alexander Porsche, noto anche col soprannome di Butzi, il figlio di Ferry Porsche. Il suo compito era di realizzare una nuova auto sportiva in grado di raccogliere la pesante eredità della 356, proponendo però soluzioni tecniche più avanzate e un abitacolo più ampio: il risultato fu un successo.

Porsche 959

Un classico degli anni Ottanta, la 959 venne presentata per la prima volta al Salone di Francoforte del 1983, ma la produzione di serie partì nell’86 e finì nel 1989, con appena 292 esemplari costruiti (ora ovviamente da collezione). Si trattava di un modello innovativo, potente e dal design inedito. Fra le novità tecniche ricordiamo le sospensioni a controllo elettronico, il sistema di trazione integrale PSK e un nuovo motore boxer da 2.850 cc e 450 cavalli di potenza, che, grazie anche a un’aerodinamica migliorata, consentiva di raggiungere la velocità massima di 314 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. Grazie a queste caratteristiche la 959 fu l’auto stradale più veloce al mondo fino al 1987 (sostituita dalla Ferrari F40).

Porsche Cayenne

Il Porsche Cayenne rappresenta una grande rivoluzione per il marchio. Nato nel 2002 (in produzione dal 2003), è il primo modello di SUV Porsche, che ha conquistato non pochi ammiratori sia fra gli appassionati di lungo corso che per i nuovi clienti interessati a questo genere di veicolo. Creato in collaborazione con Volkswagen e Audi, il Cayenne si caratterizza per una fedeltà allo stile sportivo Porsche, sia nell’aspetto che nelle prestazioni, abbinato a una riconosciuta capacità di affrontare i più diversi terreni, proprio come ci si aspetta da un modello che vuole appartenere alla categoria fuoristrada. Grazie al successo di questo modello, Porsche ha scelto di cavalcare la popolarità della categoria SUV proponendo nel 2013 il Porsche Macan, fratello minore per età e dimensioni dell’ormai classico Cayenne.

Porsche Panamera

Nel 2009 ecco apparire nel catalogo Porsche un’altra vetture inedita, la Panamera, prima berlina coupé (4 posti e 4 porte) dell’azienda. Un modello di lusso, lunga circa 5 metri, che si può considerare come l’ammiraglia del marchio di Stoccarda. Non è stata proprio accettata immediatamente dagli appassionati più puristi, ma nel corso degli anni si sono comunque aggiunte numerose varianti in termini di motorizzazioni, fra cui la bella versione ibrida Panamera Turbo S E-Hybrid del 2017.

Porsche Mission E

Ecco il futuro di Porsche: la Mission E è la prima vettura della casa completamente elettrica. È ancora un concept, nato nel 2015 e ancora in fase di sviluppo, ma sembra avere già tutte le caratteristiche giuste per essere finalmente messa sul mercato e competere senza problemi con l’egemonia di Tesla nel mondo delle auto di lusso a zero emissioni. Parliamo di un veicolo total electric che promette addirittura fino a circa 500 chilometri di autonomia e prestazioni da supercar (forse 670 cavalli di potenza).