Trenta modelli, venti aree tematiche e cinquantacinque anni di storia. The MINI Story è la mostra temporanea all’interno del BMW Museum che racconta la vita della piccola Made in Britain

Divertente, ironica, eccentrica. Specchio della cultura inglese, status symbol di gioventù cresciute tra gli anni Sessanta e i tempi moderni. La prima auto con dimensioni ridotte, pensata per muoversi in città, come le più moderne utilitarie, non poteva chiamarsi che con il nome che porta da ormai 55 anni: MINI.

È stata inventata in Inghilterra, centro multiculturale di idee e modi di vivere. La sua storia, iniziata nel 1959, è stata piuttosto variegata, ma sul luogo della sua produzione non c’è mai stato da discutere. La Mini sarebbe stata costruita solo e soltanto in UK, a Birmingham. Anche quando nel 1994 entrò far parte del BMW Group, il Made in Britain rimase il suo marchio di fabbrica.

Protagonista di decine di film, da The Italian Job, quello del 1969 girato a Torino con Michael Caine tra i protagonisti e la mitica scena della fuga sulla pista di collaudo sul tetto del Lingotto, al remake del 2003 dove alla guida di scatenate Mini c’erano Mark Wahlberg  e Charlize Theron. E poi la si vide scorrazzare per le strade di Londra in Quattro matrimoni e un funerale, complice di Matt Damon in fuga dalla polizia, portatrice di bandiera inglese nel film Austin Powers fino alla mitica auto di Mr. Bean che rimase al sua fianco per l’intera durata della serie televisiva, dal 1990 al 1995.

A lei è dedicata la temporary exhibition “The MINI Story” all’interno del BMW Museum di Monaco di Baviera, che inaugura il 28 novembre 2014 e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 gennaio del 2016, in occasione del suo 55° compleanno che Icon ha potuto visitare in anteprima. Un percorso a spirale diviso in venti aree tematiche che racconta la sua storia attraverso pannelli interattivi, video che mostrano la catena di montaggio in produzione, disegni e bozzetti dei primi modelli, gli accessori per la customizzazione e l’evoluzione della moda attraverso la sua carrozzeria.

Una varietà di modelli che vanata pezzi unici come una Austin Mini Moke del ’68, ispirata ai veicoli militari, una Mini Shorty rosa shocking del 1963, una Mini Wildgoose del 65, la prima in versione camper, una Morris Traveller del 65 carta da zucchero con le bande in legno tirato a lucido, e una Mini Mirror del 59, tra le auto dell’area The First Sketch. E poi, tra i modelli più moderni, si può ammirare la versione limousine con vasca idromassaggio, tutta la serie Racing fino al modello a righe firmata da Paul Smith e quello cormato ideato da David Bowie.