Il fotografo René Staud racconta il secolo della casa inglese con una raccolta di scatti d’autore

L’anno scorso Aston Martin ha spento cento candeline: in questo secolo di attività, da quando Robert Bamford e Lionel Martin la fondarono nel gennaio 1913, la casa inglese ha tracciato un segno profondo nel mondo delle auto di qualità.

Per celebrare l’evento Aston Martin si è affidata a René Staud, un maestro internazionale della fotografia, che ha realizzato un portfolio speciale di 160 immagini, raccolto nel libro The Aston Martin Book. Staud non è nuovo a questo genere di pubblicazioni dedicati al mondo delle auto: suoi sono infatti anche lavori simili per Mercedes 300 SL e Porsche 911.

Nell’opera, curata nei testi dall’italiano Paolo Tumminelli, studioso di design, si trova l’essenza della casa di Gaydon, rappresentata da una gamma di modelli che va dalla mitica DB2 degli anni Cinquanta alla nuovissima Vanquish, passando dalla DB3S e dalla Vantage.

The Aston Martin Book celebra per certi versi anche un altro importante anniversario, ovvero i cinquant’anni dal primo film di James Bond, l’agente segreto di Sua Maestà britannica inventato da Ian Fleming. Il collegamento è naturale, perché proprio le Aston Martin sono state da sempre fra le vetture preferite dallo 007 nelle sue avventure cinematografiche. Come per esempio la DB5, guidata da Bond in ben cinque film della serie, o la V8 Vantage, che in Zona pericolo del 1987 era equipaggiata con una serie di gadget futuristici.

Il libro è già disponibile, acquistabile sul sito della casa editrice teNeues .