Più di venti auto storiche raccontano l’anima e l’evoluzione della casa tedesca

Ferry Porsche disse una volta che non riusciva a trovare l’automobile che voleva guidare e allora ne costruì una. Figlio di un genio dell’ingegneria come Ferdinand Porsche, fondatore dell’omonima casa di produzione e del maggiolino, Ferry ha iniziato a progettare automobili insieme al padre. Una storia, iniziata negli anni 30, che viene ripercorsa da una mostra al North Carolina Museum of Art attraverso 22 modelli che raccontano l’evoluzione del mitico design elegante e aerodinamico (fino al 20 gennaio 2014). Intitolata ‘Porsche by Design: Seducing Speed’, la mostra raccoglie esempi illustri, a partire dal modello 64 concepito da Ferdinand Porsche e dal suo designer Erwin Komenda nel 1938-39 per una gara da Berlino a Roma che non si tenne per via della guerra, passando per la Porsche psichedelica appartenuta a Janis Joplin (modello 356C), a quelle di Ralph Lauren e Steve McQueen, fino al modello ibrido da corsa GT3 R del 2010. Una mostra che celebra l’essenza di un’automobile trasmessa nella storia di padre in figlio in nipote. ‘Non è solo un prodotto’, ha detto Harm Lagaaij, un ex-designer Porsche ora in pensione, ‘è qualcosa che ha così tanta identità, così tanta personalità all’interno della sua forma che ti guarda e ti dice: credo che tu mi voglia’.