Renault rispolvera la Twingo, Bmw esordisce con Active Tourer e Volkswagen lancia la nuova polo

Profetico e irriverente fu Austin Powers Goldmember: era il 2002 quando il padre della spia inglese, salendo sulla sua Mini colorata con la Union Jack, candidamente respingeva le critiche dicendo che “Non contano le dimensioni, ma è come la usi…”. Allora la Mini stravolgeva il concetto di city car debuttando al nuovo secolo quale nuovo punto di riferimento della categoria compatte. La medesima in cui appena qualche anno più tardi tornava a imporsi anche la Fiat 500. Due auto dalla grande personalità, eppure con dimensioni assolutamente contemporanee.

È questo il mood che, seppur a distanza ormai di anni, emerge prepotente dal Salone di Ginevra numero 84 (6-16 marzo 2014); nei corridoi del Palexpo dove fino all’anno scorso sfilavano le supercar inarrivabili, per molti, oggi tocca alle city car per tutti. Dopo i sorrisi forzati dello scorso anno, apice della crisi del comparto auto, quest’anno si torna a ragionare in termini di auto concrete, spendibili, che catturino per funzione (ed estetica) quanto basta per rimettere il segno più davanti alle vendite. Mentre 500 prosegue con la marcia delle versioni L, Mini, appena svelata la nuova generazione, rilancia con la Clubman: ora ha quattro porte più il caratteristico doppio-portoncino per il baule, e un profilo allungato (4,223 metri).

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La nostra prova su strada della Nuova Mini
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Falso d’autore
Ecco dunque che Renault rispolvera la bestseller Twingo. A prima vista le forme e il look non appaiono del tutto originali (strizzano l’occhio al Cinquino) ma il concetto nell’insieme è interessante: la nuova vetturetta francese è costruita partendo dalla piattaforma Daimler con motore posteriore, così da infilare tanto spazio in appena 3,6 metri di lunghezza e addirittura 2,49m di passo. Tanto spazio perché ci sono 5 porte e un bagagliaio capace di 219 litri. 

Bmw: la prima volta.
Il colosso tedesco Bmw alterna invece bolidi come la prossima ibrida i8 e le super-potenti declinazioni Motorsport viste a Detroit, e la baby suv X4 che vedremo invece a New York in aprile, con il suo primo modello a trazione anteriore. Active Tourer farà storcere il naso ai puristi dell’Elica bavarese ma questo è il segno dei tempi. Così l’auto da città ha forme da monovolume e interpreta in chiave moderna tutti gli stilemi che hanno reso un riferimento il marchio tedesco. 

Offensiva tedesca.
Volkswagen, impegnata con Audi TT e Porsche 919 a far battere i cuori degli appassionati, declina un’intera collezione che fa capo alle forme della Polo. Grande ormai come una (vecchia) Golf, la nuova Polo ristilizzata assume quattro differenti nuove versioni: due BlueMotion a 3 cilindri (1.0 TSI benzina da 95CV e 1.2 TDI che di cavalli ne ha 75), la ‘peperina’ BlueGT e la country-chic Cross.

@paolocozzi