Profumi orientali, le quattro essenze principali

Profumi orientali, le quattro essenze principali

di Eleonora Gionchi

Rosa, oud, mirra e ambra grigia: rare, costose e molto ricercate

Incenso, mirra, rosa, oud, legno di sandalo sono solo alcune delle essenze utilizzate in un profumo orientale. Note sempre diverse, unisex, il cui utilizzo ha spesso un’origine mistica e ancestrale, e che sono sempre più apprezzate anche nella profumeria occidentale.

Il salone-evento sulla cultura olfattiva di Pitti Fragranze , non a caso, ha dedicato quest’anno ampio spazio proprio a profumi ed essenze che vengono dal middle east. E alla cultura e al lavoro che i maestri profumieri orientali dedicano alla realizzazione delle loro produzioni. A partire dalla scelta delle materie prime. Ecco quali sono le principali:

– protagonista indiscussa è senza dubbio la rosa, di origine persiana. Introdotta in Europa nel terzo secolo, nella cultura mediorientale è un fiore importante perchè tra i preferiti del profeta Maometto. Sono molti i tipi di rosa utilizzati in profumeria: per esempio la damascena, coltivata in Bulgaria e Turchia, serve a realizzare l’acqua alla rosa. Il tipo più pregiato, invece, proviene dalla valle di Taif in Arabia Saudita. È estremamente delicato e con una produzione di molto inferiore rispetto alla media: è apprezzatissima, raccolta soltanto nei mesi di marzo e aprile dall’alba fino alle sette del mattino; considerata la più cara al mondo, la sua produzione annuale è all’incirca di 16 chili con un costo che varia dai 38.000 ai 50.000 euro al chilo. L’intero raccolto della rosa di Taif è di proprietà della famiglia reale saudita, viene regalato ai dignitari di corte e usato dalle principesse con altri ingredienti come l’oud.

– È proprio l’oud, tra le essenze più amate in Medio Oriente, a essere diventato l’ingrediente di punta anche della profumeria occidentale; ricavato da una resina prodotta da un albero che cresce in Asia, è molto raro e il suo valore può superare quello dell’oro. Odore legnoso, ricorda la terra ma anche il miele e l’incenso e nella cultura mediorientale veniva bruciato nei momenti di preghiera. Nella profumeria occidentale viene invece associato a ingredienti più noti quali la rosa, la vaniglia e la mirra. Quest’ultima, anch’essa di origine resinica è fondamentale nella cultura religiosa, tanto da essere bruciata durante i momenti sacri. Ha un odore molto ricco, fumoso ed è tra gli ingredienti tipici nelle fragranze chypre.

– Altrettanto preziosa è l’ambra grigia: differente dall’ambra fossile, riconoscibile per il suo caldo colore aranciato, è un ingrediente naturale estremamente raro. Dal sentore seducente e seduttivo, l’ambra grigia ha sempre affascinato l’uomo proprio per la sua origine: prodotta dal capodoglio, viene infatti rigurgitata naturalmente dal grande animale e poi lasciata essiccare sulla superficie dell’acqua marina anche per decenni. In profumeria, tanto l’ambra grigia quanto l’oud donano alla fragranza una nota di stimolo alla sessualità tanto che nella cultura araba si pensava che questa secrezione marina potesse essere una cura contro l’infertilità.

———————–

Sette cose da sapere sulle essenze mediorientali

Lo speciale Pitti Fragranze