Capelli biondi, sneaker consumate e tavole che surfano onde di cemento. Sono i Palm Angels ritratti a Los Angeles da Francesco Ragazzi. Una raccolta fotografica con la prefazione di Pharrell Williams.

Sembra quasi di sentirne il rumore. Un respiro profondo prima di prendere velocità. Lo scricchiolìo dei truck inchiodati alla tavola di legno. Il fruscìo secco delle ruote che schizzano sul cemento bollente in quell’attimo prima di staccarsi da terra. I corpi si muovono in volo, come angeli rimangono per un attimo sospesi, impegnati in una lotta eterna: quella contro la gravità.

La luce che fa da sfondo agli skaters della Southern California è dorata, morbida, fermata in un tempo che sembra quello di un infinito tramonto. La chiamano golden hour ed è la luce con cui Francesco Ragazzi ha catturato l’essenza della skate culture nata tra le onde di cemento di Venice e Manhattan Beach. Per due anni, tra il 2011 e il 2013, il fotografo italiano, già art director di Moncler, ha ritratto in bianco e nero, e nelle centinaia di sfumature dell’oro, la solitudine degli skaters di L.A.

Il risultato è una raccolta di duecento scatti racchiusi in un libro, Palm Angels (già mostra fotografica in scena da Colette a Parigi fino al 4 ottobre), con una prefazione scritta dall’amico Pharrell Williams, appassionato di skate, che il 20 settembre sarà ospite alla presentazione durante la Milano Fashion Week.

«C’è una fotografia che ho scattato tempo fa. Uno skater di spalle, con i capelli biondi, lunghi fino a metà schiena. La particolarità di quella luce che solo il tramonto di Los Angeles può regalare: è la visione che ha ispirato il mio lavoro», racconta Francesco Ragazzi ad Icon.

Un libro che vuole aspira ad essere per lo skate quello che gli scatti di Bruce Weber  sono per la cultura del surf reinterpretando lo spirito dei leggendari Z-Boys, un gruppo di skater che a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, hanno scritto di proprio pugno il primo capitolo della skate revolution.