Dopo l’ultima discesa, capi caldi, comodi ma pur sempre eleganti. Ecco il look perfetto per il doposci, tra cocktail, vin brulè e aperitivi in alta quota.

Ultima discesa. Il sole sta calando dietro le cime delle montagne innevate, la prossima fermata è al rifugio per l’aprés ski. L’aperitivo sulla neve, dopo un’intera giornata sugli sci sulla tavola da snowboard, per un meritato bicchiere di vino rosso. Via gli scarponi e la tuta da sci. Via i guanti, la maglia tecnica e la maschera da sci.

Al bancone dello chalet in fondo alle piste di indossano capi caldi, morbidi, eleganti. Massimo Dutti ha dedicato all’Après Ski un’intera collezione fatta di dolcevita a trecce e pull ricamati, piumini smanicati da portare con sciarpe check e pantaloni aderenti infilati dentro a boots in pelle con calzettoni in lana grossa. I pull sono in cashmere come quello di Loro Piana in filato di baby cashmere mouliné lavorato con maxi treccia. Ha un peso consistente, perfetto sopra alla camicia denim Gant Rugger, semplice con solo un taschino applicato sul petto.

I capispalla sono in lana. È così che Woolrich rielabora un’icona, uno dei capi della collezione Authentic realizzati in lane americane lavorate nel lanificio della Pennsylvania che diventano il lining interno di Parka, e Hunting Jacket con pattern tartan da indossare con i denim a vita bassa Golden Goose, con lavaggio chiarissimo, e mountain boots Santoni in pelle di vitello tinta nel toni caldi del marrone testa di moro con interni in pelliccia e lacci in tessuto. Per i più freddolosi, o se la neve sui marciapiedi diventa una lastra di ghiaccio, si indossano i Moon Boots nella nuova forma più bassa, alla caviglia. Avvolgono il piede e lo tengono al caldo grazie al nylon tecnico e alla scarpetta interna con imbottitura performante e ultra leggera. Non mancano gli accessori in lana, sciarpa, guanti e berretto in lana con pom pom.