Eleganti, minimal, essenziali. Sono i capi da indossare per l’allenamento in palestra che si ispirano agli archivi dello sportswear americano degli Anni Cinquanta. Da abbinare ai nuovi accessori.

Dal riscaldamento sul treadmill alla leg extension fino al cambio d’abito negli spogiatoi. Anche in palestra bisogna mantenere un certo stile. Vietate le maglie oversize, sgualcite e candeggiate, vietate pantaloni sformati, consumati dall’usura e dai tessuti sintetici che li rendono lucidi ed elettrici.

I capi per il workout di questa primavera sono essenziali, minimal. Escono dagli archivi vintage dello sportwear americano. Si ispirano ai club di boxe, alle palestre, ai campi sportivi e alle foto d’epoca dell’Athletic Club di New York. È il celebre designer Todd Snyder che, per disegnare la nuova collezione Champion, prende spunto dagli archivi del brand centenario. Ecco così che tessuti in cotone malfilè, jersey fiammati con applicazioni in feltro e tagli raglan si coniugano con l’artigianalità di Savile Row per dar vita a felpe, pantaloncini e tute dal taglio sartoriale classico.

Le nuance sono neutre. Felpe grigie girocollo, tute e T-shirt blu in jersey di cotone, borsoni in pelle nera come quella della linea uomo di Coach e tennis shoe tinta unita come le nuove Stan Smith di Adidas reinterpretate da Raf Simons. L’unico eccesso di colore è consentito nei dettagli. Dagli auricolari Sound Sport di Bose con tecnologia StayHear che permettono di adattarsi alla forma delle orecchie, alle  suole e le cuciture a contrasto delle Nike Flyknit Lunar 3, le nuove ultraleggere che vestono il piede come una seconda pelle grazie alla tecnologia Dynamic Fit che avvolge contemporaneamente avampiede e arco plantare adattandosi al movimento.