Peacot, spigati, reversibili, corti in versione bomber o più eleganti al ginocchio: ecco quali sono i cappotti grigi da scegliere per l’autunno

Fumo di Londra, declinato su spigato, pied-de-poule, o macro-check, il cappotto grigio è di certo uno dei capisaldi della stagione invernale maschile. 

Un evergreen che per la stagione arriva in tante varianti quante sono le personalità dell’uomo che sceglie di indossarli: oggetto del desiderio delle maison simbolo del lusso, come Ermenegildo Zegna, che lo declina in volumi corposi nel cachemire, così come di marchi simbolo di uno stile più casual, come Primark, che collabora con Molloy & Sons, esperti irlandesi del tweed, per una linea di abbigliamento che si sublima nel cappotto, dalla vestibilità morbida e dalle tasche arrotondate, sembra essere un simbolo stesso dell’eleganza per lui.

Dall’appeal da dandy inglese il modello di Loewe, che lo declina su motivi spigati, e gli aggiunge una cinta in vita, a ricordare un impermeabile; all’altro estremo quello di Prada, essenziale, in tessuto tecnico, con il colletto che guarda al collo delle camicie. Il doppiopetto dall’aria impettita di Manuel Ritz si arricchisce di revers a contrasto, mentre è più collegiale quello di Lanvin, che declina lo spigato in lana vergine su una giacca dall’allure preppy, con i profili in felpa. 

Se gli sportivi opteranno per la giacca in suede multi-tasche di Tomas Maier, all’incrocio tra praticità e mano soffice, chi non resiste al richiamo dell’eleganza da sera guarderà al modello di Chalayan, überchic su entrambi i lati del cappotto double-face in lana vergine e cashmere, con revers abbondanti, a ricordare quelli di una vestaglia da notte. Neanche gli epigoni di Robert Redford e del suo fascino da marinaio stropicciato sono delusi: nella capsule di Wooster+Lardini c’è il peacot, spigato e doppiopetto. Per essere perfetti anche in mezzo alla tempesta.