Premiato per la sua interpretazione nel dramma Manchester by the sea, il fratello minore di Ben risplende di luce propria

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Frazer Harrison/Getty Images
Casey Affleck con la statuetta guadagnata per la sua interpretazione in Manchester by the sea

Quella da miglior attore protagonista era una delle categorie nelle quali, si sapeva, La La Land non aveva alcuna speranza. Ed in effetti, la notte degli Oscar appena conclusasi a Los Angeles ha rispettato i pronostici, riservando la statuetta della miglior interpretazione maschile a Casey Affleck.

Da noi quasi sconosciuto, il fratello minore di Ben è salito sul palco a ritirare l’Oscar per una prova attoriale, quella nel dramma di Kenneth Lonergan, Manchester by the sea, da molti salutata come la migliore della stagione, in maniera indiscutibile. Una nomination come miglior attore non protagonista in L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, la carriera di Casey è stata fino ad ora costellata di ruoli passati sottotraccia, da quello in Ocean’s Eleven a quello in Interstellar di Christopher Nolan del 2014. Un percorso che l’ha preparato, forse, ad entrare nei panni di Lee Chandler, tuttofare di Boston che si vede costretto a tornare nella città natale, quella Manchester by the sea del titolo, per il funerale dell’amato fratello maggiore. Un evento luttuoso che riporterà a galla un passato cambiato per sempre da una tragedia, che rivive nel dolore pudico, mai apertamente espresso ma sottotraccia costante degli sguardi e della gestualità di Lee, nominato dal fratello tutore del di lui figlio. Un rapporto umano, quello con il nipote adolescente, che lo mette alla prova e lo costringe a regolare i conti in sospeso.

Una vittoria meritata, per la quale, dal palco del Dolby Theater di Los Angeles ha voluto ringraziare il regista Lonergan, il co-produttore Matt Damon e il fratello Ben, a testimoniare un rapporto saldo, cresciuto nelle differenze. Tanto è avvezzo ai riflettori e allo showbiz il maggiore, tanto il minore ha sempre rifuggito infatti le colline di Los Angeles, schivo e riservato come il personaggio che gli ha fatto guadagnare l’Oscar. Il primo, si spera, di una lunga serie.