Dal 1946, Cinelli è sinonimo di innovazione nella due ruote. Tecnologica e non solo. Un libro ne ripercorre la storia
1 / 15
Manubrio decorato da Mike Giant
2 / 15
La copertina del libro “Cinelli. L’arte e il design della bicicletta”, Rizzoli new York, 300 pagine, 45 euro,180 euro la Deluxe Box Edition in edizione limitata siglata da Antonio Colombo
3 / 15
La Cinelli Laser, 1981
4 / 15
Il modello Supercorsa decorato da Piero Fornasetti
5 / 15
Schizzo di Alessandro Mendini for Alchimia, anni 80
6 / 15
La Laser dipinta da Keith Haring, 1986
7 / 15
La Supercorsa Pista decorata dall’artista Barry McGee
8 / 15
Un particolare della Supercorsa Pista decorata da Barry McGee
9 / 15
Antonio Colombo con la famosa “smiley face” dipinta su ogni modello Vigorelli
10 / 15
Opera di Mike Giant, commissionata per il catalogo Cinelli, 2010
11 / 15
Opera di Gary Baseman, commissionata per il catalogo Cinelli, 2011
12 / 15
Manubrio Exa prodotto a metà degli anni 90, periodo in cui Antonio Colombo aveva particolare interesse per l’ergonomicità degli attrezzi usati in altri sport: in questo caso, le racchette da tennis
Barry McGee nel suo studio di San Francisco, con il telaio di una Supercorsa Pista
Unico brand di biciclette italiano ad aver vinto il Compasso d’Oro e una trentina di medaglie in varie Olimpiadi e campionati del mondo su pista, Cinelli racconta oltre sessantacinque anni di design ciclistico. Era il 1946, infatti, quando il ciclista su strada Cino Cinelli incominciava a produrre telai per bici (tra l’altro, oggi molto apprezzati dal “popolo delle fixed”, ovvero chi si customizza da solo le biciclette a scatto fisso). Sue importanti intuizioni: le prime selle da competizione in plastica, il primo manubrio in alluminio, il primo pedale a sgancio rapido, i primi cinghietti fermapiede. Nel 1978, Antonio Colombo diventa presidente e proprietario di Cinelli e Columbus, e la tecnologia si unisce all’arte e al design. Il libro Cinelli. Arte e design della bicicletta (Rizzoli New York), curato da Lodovico Pignatti Morano, con contributi di Antonio Colombo, i campioni Felice Gimondi e Gilberto Simoni, gli artisti Benny Gold e Barry McGee e lo stilista appassionato di ciclismo Sir Paul Smith, ne ripercorre la storia.
A Pistoia una grande mostra riporta l'attenzione sulla Pop Art italiana, un fenomeno che ebbe grande riscontro inntutto il Paese. E a Milano si celebra un grande protagonista della Pop, Pino Pascali