Eccentricità e classicismo britannico nel guardaroba di Colin Firth, spia inglese sotto le spoglie di raffinato sarto in Kingsman, al cinema dal 25 Febbraio

Il suo nome è Firth. Colin Firth.

In Kingsman: Secret Service, in uscita in Italia dal 25 Febbraio, l’attore inglese divenuto negli anni il simbolo stesso dell’impeccabile eleganza anglosassone (e non è un caso che lo stilista Tom Ford lo abbia scelto come protagonista del suo primo e unico lungometraggio, A single man) interpreta infatti il ruolo di un Kingsman, agente segreto dell’MI6 Harry Hart. Il film, adattamento del fumetto di Mark Millar, The Secret Service, porta la firma del regista Matthew Vaughn, un esperto del settore (X men, solo per citare un suo titolo), ed è una spy story a cui si aggiungono tocchi di humor e azione ultra-pop. 

Ad aggiungere eleganza all’insieme, la storia racconta di un gruppo di agenti segreti che lavora sotto copertura in una sartoria, base operativa dalla quale combatte il cattivo Valentine (Samuel L. Jackson) magnate delle telecomunicazioni che controlla le menti attraverso Sim card. 

Uno stile, quello di Colin Firth e del suo gruppo (non a caso mossi dal motto ‘We are gentlemen’), che richiama molto l’attitude vista per questa bella stagione sulle passerelle (guarda anche lo smoking secondo James Bond).

La base stilistica parte sempre dal completo tre pezzi: monopetto, doppiopetto, gessato, macro-check, la scelta è ampia e prevede solo un obbligo inderogabile, quello delle perfette proporzioni, della vestibilità studiata al centimetro dal sarto di fiducia.

Pagato il dazio alla formalità, gli accessori sono l’elogio di un’eccentricità che ha il principale merito di non prendersi troppo sul serio: gli occhiali ad esempio hanno la montatura tartarugata, a ricordare il fascino del Bond Michael Caine (che recita nel film nel ruolo di un Kingsman), uno degli agenti segreti cinematografici che maggior spazio ha concesso ad un’eleganza rilassata e autoironica. Compendio essenziale dello stile inglese, l’ombrello per le uggiose giornate nel regno di Sua Maestà, ha il manico in bambù (tributo a John Steed, l’agente segreto nella spy story sixties The Avengers), mentre le cravatte sono assertive, importanti, in microstampe casual ma in raffinata seta intrecciata. Irrinunciabile, il fazzoletto da taschino, in nuance intense, rossi saturi e blu notte, per lucidare gli occhiali o ripulirsi l’abito dopo uno scontro col nemico.