Dagli occhiali da vista alla stringata opaca passando per la camicia perfetta, ecco i pezzi della nuova stagione da indossare ad un colloquio di lavoro

Settembre, tempo di ritorno in ufficio, e non solo.

Per chi si trova ad affrontare colloqui di lavoro, il guardaroba diventa un interrogativo cruciale, che le tendenze della nuova stagione fredda aiutano a risolvere, anche per chi non si districa con agevolezza in giacca e cravatta.

E proprio la cravatta può, per i più refrattari, essere dimenticata: l’imperativo è scegliere una camicia con il collo alla coreana, unico modello che non la necessita: in cotone ruvido, memore ancora dell’estate, dai volumi morbidi senza essere rilassati, l’appeal è formale il giusto, senza sforzo, come nel modello di Officine Generale. In compenso, il blazer diventa indispensabile: da scegliere in un misto di tessuti freschi e leggeri, cotone e fresco lana, deve avere una vestibilità slim, scattante, due bottoni, ed essere preferibilmente tinto di una nuance classica, ma adatta al giorno, come il blu, come nel modello di Ermenegildo Zegna.

I pantaloni da scegliere seguono la stessa filosofia, all’incrocio tra praticità e formalismi da colloquio: linee morbide che accarezzano il profilo, rendendo sciolti i movimenti, hanno però la piega centrale, come quelli di Berluti. 

A giocare un ruolo altrettanto importante, gli accessori: se la cartella a soffietto con chiusura a scatto di Bertoni 1949 è classica, e vivacizzata dall’utilizzo della pelle saffiano, le scarpe si scelgono dalle linee pulite, opache, di un modello classico come Oxford o Derby, rese più moderne dai dettagli, come ad esempio una para alta armaturata o da dettagli cromatici a contrasto, come nelle stringate di Fratelli Rossetti. 

L’accessorio che regala un’allure professionale per eccellenza, rimane però l‘occhiale da vista, da scegliere con una montatura in acetato retrò e dalla forma pantos, dicitura che indica i modelli in voga tra i cinquanta e i sessanta con lenti arrotondate e ponte a forma di serratura della porta. Pronti per l’ufficio, o per il prossimo colloquio.