Dallo zaino in tela kuroki ai jeans adatti al parkour, fino ad arrivare al completo formale, il denim si reinventa per l’autunno in cinque capi (più uno)

Cinquetasche, certo, ma non solo: il denim per la stagione autunnale si inserisce in qualunque pezzo del guardaroba, regalando a seconda dei carattere, sdrammatizzando le eccessive formalità, o un appeal street.

Liu Jo Uomo, ad esempio, lo traduce sul classico pantalone, ma lo rende adatto anche alle acrobazie urbane. A dimostrarlo Riccardo Calli, full coach italiano di parkour, nella seconda puntata di #denimyourchallenge, serie di video del marchio che mirano a rappresentare le moltepicli qualità del denim stretch nel quale si traduce il jeans Frank top. L’atleta, infatti, attraversa la città di Napoli dal centro storico, spaccanapoli e via dei Tribunali, fino ad arrivare al porto, con indosso un pezzo elastico, confortevole, ma sempre dal carattere urbano.

Se Wrangler propone un denim chino dalle linee affusolate che si adatta bene anche a situazioni più formali, Ermenegildo Zegna si spinge ancora oltre, proponendo il classico tre pezzi. Nel lanificio, laboratorio di sperimentazione, si è creato infatti dalla Lana Trofeo, una tipologia di lana merino australiana esclusiva del marchio, una fibra colorata nell’indaco naturale del denim, conferendogli caratteristiche simili a quelle del tessuto in cotone con tutta la morbidezza e la traspirabilità naturale della lana.

Tela preziosa nel Sol Levante, Eastpak la utilizza per i suoi zaini, rivestiti del denim cimosato prodotto dalla Kuroki Co. di Okayama, azienda fondata nel 1950 e sinonimo stesso di qualità, mentre Visvim la traduce sulle sneakers abbinate a dettagli in pelle. Come indossarle? Con un pantalone classico e maglieria preziosa, come quella di Snobby Sheep, morbida seta in cashmere e toppe in pelle decorate. Ovviamente, in blu denim.