Pesi leggeri e altissime prestazioni. Le giacche della primavera riparano dal vento e dalla pioggia e si ispirano al trend dello sportswear sartoriale.

Attitudine techno-urban e ispirazione sartoriale. Le giacche a vento della primavera hanno elevate prestazioni tecniche e lavorazioni bespoke. Le silhouette sono su misura, aderiscono al corpo senza ostacolarne i movimenti, come quelle indossate da Devon Spence, Jason Li e Rashid Phoenix gli atleti parkour protagonisti nella nuova campagna pubblicitaria digitale Z Zegna “Be your own stule 24:7” firmata dal regista Jacob Sutton.

I capispalla Z Zegna dai colori fluo si portano sopra gli abiti da lavoro, li proteggono da acqua e vento e mantengono costante la temperatura corporea grazie alla struttura a tre strati softshell in tessuto stretch completamente impermeabile che resiste fino a 5000 mm di colonne d’acqua e alle zip internamente idrorepellenti.

Poi ci sono i parka futuristici con struttura ipertecnica, cappucci sagomati e stampe jaquard floreale come quelli che Yohji Yamamoto disegna per Y3, da portare come un secondo strato anche sopra a pesi piuma indossati durante la mezza stagione. Da infilare nello zaino e spacchettare in caso di pioggia ci sono le giacche in nylon ultra leggero ma resistente al vento di Seventy, packable e antistropiccio, con cappucci con bordi elastici e fantasie micro check.

La multidunzionalità è anche il mantra di Moncler che per la collezione spring summer 2015 disegna giacche rainwear con cerniere impermeabili e trattamento idrorepellente, e di  The North Face che per la nuova stagione torna con un classico lanciato nel 1985: l’iconica Mountain Jacket, ma in versione urban. Stile e design rimangono fedeli al primo modello ma si arricchisce di tecnologie come l’HyVent impermeabile e introduce la versione packable. Anche Museum pensa all’uomo che viaggia e crea capispalla tecnici e waterproof con tessuti ripstop in poliestere doppiato, cotoni a tre strati e cuciture termonastrate e sigillate. A prova di bomba d’acqua.