Chiari, slavati, a vita alta. Dalle passerelle della moda uomo al guardaroba della nuova stagione. Tornano i jeans icona degli anni ottanta, anche in versione unisex.

Lei li ruba dall’armadio di lui. E li indossa con una cintura stretta a vita alta, li arrotola leggermente sulla caviglia e ci infila dentro una canottierina leggera come garza. Lui li porta con un blazer blu, per andare in ufficio il venerdì, o con un bomber in suede e sneaker in tela per una birra al tramonto.

Rattoppati, riparati, tagliati, colorati o strappati. Sono i jeans Made in San Francisco che hanno fatto la storia dei paninari, e non solo, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Chiusura botton fly, gamba dritta e vestibilità morbida. Si indossavano nella vasca da bagno e si facevano asciugare addosso così da assicurargli la forma perfetta. Da qualche parte, in fondo a un cassetto o in qualche scatolone in cima all’armadio, abbiamo tutti (almeno) un paio di Levi’s 501. Status symbol, amato da intere generazioni. Per la nuova stagione primaverile il jeans più chiacchierato al mondo ritorna in versione customizzata e carotata, con la gamba che si stringe leggermente verso il fondo. Il modello non cambia, variano i lavaggi e i modi di indossarlo: della propria taglia per un fit perfetto, una taglia in meno per una vestibilità aderente più moderna o una taglia in più per un look rilassato.

Dagli archivi e armadi vintage alle passerelle della moda maschile. Da Prada che lo profila con cuciture a contrasto e inserti in pelle a Dior che lo scolorisce e lo arrotola alla caviglia, sopra a una sneaker con triplo strap, fino a Bally che lo abbina a camicia denim e trench doppiopetto in suede. E poi Gucci che lo tratta con la pietra pomice e Marc Jacobs che lo stringe sul fondo. Il modello eighties non può mancare nel guardaroba di questa estate, da indossare anche al mare, con espadrillas e camicia di lino.