Tredici notti fantastiche. Fatte di musica, luci e vestiti scintillanti disegnati da Valentino e Costume National

Ritmi africani e camicie zebrate. Sound Anni Ottanta e bomber in seta con cappellino infilato al contrario. E poi battiti techno-rock e mantelli frangiati con paillettes luccicanti.  Ritornelli estivi, occhiali da sole, sneaker alate e completi sartoriali con stelle e pianeti colorati.

È finito ieri all’Arena della Vittoria di Bari il tour di Jovanotti, Lorenzo negli Stadi 2015. Tredici tappe adrenaliniche, dall’apertura ad Ancona al sold out dello Stadio Olimpico di Roma, dalla tripletta di San Siro Milano alla doppia di Firenze, con cinquecento mila spettatori che con l’artista toscano hanno ballato, cantato e sognato. Sul palco un susseguirsi di cambi d’abito per un totale di dieci look messi insieme dallo stylist Nicolò Cerioni.

Un lavoro durato quasi un anno ricco di ispirazioni che arrivano da cartoons e supereroi, dalla passione per il motocross, il wrestling e la disco dance degli anni Novanta. Non mancano poi l’amore e la poesia fino all’attrazione verso il cielo, gli astronauti e la terra africana. Lo spettacolo è una celebrazione del caos, colorato, divertente, coinvolgente. Partecipano a questo Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, direttori creativi della Maison Valentino ed Ennio Capasa, stilista di Costume National.

Così, al suono dei tamburi che battevano la ritmica dell’Ombelico del Mondo, singolo del ’95 con cui Lorenzo partecipò anche agli MTV Europe Music Awards, il cantante è salito sul palco con una gonna in suede con frange e ricami etnici legata in vita. Ha ballato l’Estate addosso con un mantello frangiato in pailettes oro, argento e blu che disegnavano il fulmine simbolo del tour. E ha emozionato con la canzone dedicata alla sua mamma, Le tasche piene di sassi, indossando un abito sartoriale slim con un tessuto stretch di jersey e ricami “cosmici” multicolor. Commenta così il duo di Valentino:

È una collezione couture dedicata all’amore, Goldrake e David Bowie, oltre allo sport e la sartorialità, le tradizioni dei nativi americani e le contraddizioni della contemporaneità. Senza regole temporali, senza bandiere culturali

E poi è il turno degli outfit creati dal direttore creativo di Costume National che rinnova la sua collaborazione e la sua amicizia di tanti anni e tanti spettacoli, anche come main sponsor di Saturnino. Un mix esplosivo di giubbotti con le frange ricamati con scintillanti Swarovsky, pantaloni da biker con tessuto placcato e biker jacket in nappa metallizzata rossa e argento.

E per chi si fosse perso i look di Jovanotti, e dell’intera band, l’appuntamento è con le prossime date del tour che riprenderà in autunno, questa volta niente stadi. Si balla nei Palasport.