Dai fumetti di Prada alla spiaggia d’inverno di Moncler. Ecco le tendenze viste sulle passerelle della Moda Uomo domenica 18 giugno

Quella di domenica 18 giugno è stata forse la giornata più intensa per il popolo della moda maschile. Dodici sfilate, otto presentazioni più il party after show di Dsquared2 in Bovisasca con tanto di dj set e vodka cocktail che ha mandato a casa gli ospiti a notte inoltrata. Ecco le 5 tendenze di questo secondo giorno di appuntamenti.

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Dirk Bikkembergs, stile rugby.
Un invito a forma di anello, un buco nella carta che rievoca l’architettura brutalisista con le sue forme nette e definite. Lee Wood, direttore creativo, continua il suo percorso di ridefinizione dell’identità del brand partendo dal campo, quello del rugby. Tira linee dritte su parka e blouson di cotone rigido, armaturato, amplia le spalle come se sotto a blazer e doppiopetto si dovessero indossare le protezioni.

Salvatore Ferragamo, eleganza leggera.
Nuovo codice classico per  l’uomo disegnato da Guillaume Meilland. Un inno alla leggerezza, alla classicità dove dominano forme rilassate e linee verticali, volumi leggeri e tonaità naturali. Camicie bianche, ricamate con motivi mariniere e con colli cubani, giacche sfoderate, bermuda morbidi e ampia maglieria di cotone impalpabile scirvono un nuoco elogio al vestire rilassato.

Prada, storie a fumetti.
La sala decorata con enormi tavole comics, musica interrotta come un disco che salta. Miuccia Prada riporta i suoi spettatori in un’epoca pop dove il fumetto, il semplice tratto di una matita su un foglio bianco, aveva il potere di raccontare una storia. Ed eccola la storia di Prada per la prossima stagione: tute da pilota in canvas che si mescolano a dettagli strap da montagna, scarpe da ciclista e cappotti invernali, camicie con le stampe riprese dai disegni del set chiuse in vita da maxi marsupi e di nuovo bermuda morbidi portati con camice ampie dai colli importanti.

Moncler Gamme Bleu, no season.
Da una parte sabbia e palme. Dall’altra pini innevati e neve fresca. Dall’inverno all’estate senza soluzione di continuità. Thome Browne suona la stessa musica da qualche stagione, ormai (sa va sans dir che la colonna sonora era Le Quattro Stagioni di Vivaldi). Lo show diverte, intrattiene ed è doveroso addentrarsi nella descrizione dei capi. Giacche sportive, cappotti Chesterfield, peacoat, trench, e poi cardigan, polo, pantaloni e shorts. Tutto realizzato con la più minuziosa cura sartoriale nelle sue varie declinazioni di texture: cashmere, mohair, twill, gabardine di cotone, tessuti Mackintosh e seersucker.

Dsquared2, back to the Fifties.
Show e after show movimentato per i gemelli Dsquared2. In passerella un remake (un attimo overload) di Bulli e Pupe in un mix che riporta a certi musical degli anni Cinquanta con giacche da biker enormi e camicie da cow boy, pantaloni leopardati, berretti in pelle e camicie hawaiane con fiori di ibisco.