La settimana della Moda Uomo presenta le collezioni per la Primavera Estate 2017. Icon racconta il day by day

Calendario fitto quello delle sfilate per la Moda Uomo in scena a Milano dal 17 al 21 giugno. Trentacinque sfilate e quarantanove presentazioni in quattro giorni. Una Moda che si preannuncia all’insegna dell’innovazione grazie anche all’inserimento in programma, accanto ai nomi storici, di alcuni brand indipendenti. Dall’italiano Sunnai al giovane malesiano Moto Guo, e poi Jun Li, dalla Cina, e Strateas Carlucci dall’Australia. ICON studierà le nuove tendenze e racconterà day by day quella che sarà la moda maschile per la primavera-estate 2017. Anche sui social network.

(Post in aggiornamento).

QUI TUTTE LE SFILATE

21 giugno

Giorgio Armani
Deciso e immediato. È lo spirito che veste l’uomo Giorgio Armani per la primavera estate 2017 che si apre con decisione ad un cambiamento rimanendo fedele però al suo ethos: il viaggio. Un viaggio di stile che parte dalla valorizzazione del tessuto. Cotoni e lini impalpabili. E poi pelli leggerissime e sete pure, nobili e vibranti. La silhouette rimane de costruita, le superfici sono trattate fino a sembrare vissute. Ai toni romantici, che sfumano dal polvere al corda, spicca il rosso pompeiano su maglioni tricot, giacche camicia tre bottoni e blazer con colli sciallati.

20 giugno

Fendi
L’uomo Fendi sfila a bordo piscina, sotto un sole abbagliante, con i capelli ancora bagnati dopo l’ultimo tuffo. Nell’aria i sentori di una nuova fragranza che sa di sapori mediterranei mescolati al profumo di erba appena tagliata. I look assecondano il piacere di una giornata al sole mescolando in complesse lavorazioni Sun e Fun, le keywords attorno al quale nasce la collezione per la primavera estate 2017. I tessuti sono morbidi. Cappotti e blouson, giacche camicia e accappatoi in cotone spugnati ricamato a mano. E poi shorts e tracksuit di seta, pantaloni rigati che si ispirano alle tele rigate degli ombrelloni, foulard di seta, fino ai caftani trapuntati per un tocco di lussuoso esotismo. In testa cappelli da pescatore con patch in spugna e pelle a riparare dal sole. Ai piedi ciabatte da piscina e running shoes con tomaie in maglia.
Etro
Una gita al mare di mezza estate. Un viaggio rilassante che segue con lo sguardo l’orizzonte in cui le nuvole si incontrano con l’acqua. I colori della nuova collezione di Etro sono quelli del Mediterraneo, dall’azzurro più tenue al blu di mezzanotte attraversando la palette di Verdi turchesi e lilla al tramonto. Per la prima volta Etro sfila a chilometro zero. I modelli sono pr e architetti, tatuatori, padri di famiglia, avvocati e meccanici di biciclette. Sui capi l’armonia del movimento. Le stampe si dissolvono in sfumature indaco, i completi sono monocromatici. Sfilano poi righe all over, nastri cuciti su t-shirt in cotone, pantaloni con fantasie pasley e maglie fil a fil. Il tutto è rilassato, accuratamente imperfetto.

Diesel Black Gold
È un ritorno alle radici del denim la nuova collezione disegnata da Andreas Melbostad che per la primavera estate 2017 si ispira agli scatti di Irving Penn raccolti nel libro Small Trades. I capi sono workwear con spiccato senso per l’utilità in cui non è più il total Black a dominare, anzi. Là palette sfuma dal khaki al rosa fino al blu e rosso rigato, bianco e nuance violacee. L’estetica urbana però non cambia e  rimane fedele al dna mascolino di Diesel. I pantaloni baggy si portano con blazer due bottoni filati alla cinta, Biker jacket con chiusure kimono e bomber in seta cortissimi. La silhouette è in equilibrio. I volumi sono a contrasto. Pantaloni ampi e camicie militari multi tasche, denim skinny con trattamento effetto crushed

Gucci
Modern future. Per trovare il futuro bisogna perdersi tra epoche e ricordi. Tra innovazioni e sentimenti. L’importante è il viaggio che si fa per guardare oltre. Sete, cerate da marinaio, broccati, tigri e divise. Un lord? Un dandy? Poco importa. Il mondo di Alessandro Michele è popolato di creature magiche e atmosfere d’antan. La sfilata, come in un salotto di alice nel Paese delle Meraviglie, ti conduce lontano dalla realtà per poi approdare al capolinea della sartorialità. Quella più tradizionale e vera ma ricca di orpelli e citazioni. E se si è persa la via basta sbattere tre volte i tacchi per ritrovarsi nella casa di Gucci.

19 giugno

Moncler
L’ispirazione arriva dal Manuale delle Giovani Marmotte. Thom Browne per la presentazione della sua Gamme Bleu per la primavera estate 2017 porta gli ospiti del suo show nel campo tendato di giovani boy scout americani. A dettare il ritmo della sfilata sono due rangers che risvegliano l’uomo Moncler vestendolo di gilet milletasche e bermuda da pescatore portati con calze al ginocchio, boots in canvas e zaini soirvivor con inserti in pelle.

Il gioco è tutto sulla sovrapposizione. Di camicie e trench, di field jacket a maniche corte e impermeabili tagliati a laser lunghi fino ai piedi. E poi cappotti Chesterfield ricamati, maglie traforate in cotone o twill di lana. Polo  a quadri, shorts waterrepellent e mantelle con tasche zaino a soffietto che trovano ruoli tuo tra estetica e funzionalità. La nuova divisa da boy scout lascia poco spazio al colore che richiama quelli della foresta. Dal khaki al bianco fino al verde bosco e qualche accenno di blu, come nelle divise più formali.

Prada
Sartorial-tech. Così potremmo definire a prima vista la collezione di Miuccia Prada che fa sfilare parka e kway leggerissimi con pantaloni check stretti alla caviglia da cinghie ispirate al mondo del trekking. Non mancano infatti zaini da alpinismo ma portati come nuovo orpello della divisa urbana. Sandali in pvc e spolverini che come la tela di paracaduti leggeri danno forma all’uomo meccano della maison. Geometrie e color-block disegnano la silhouette in un gioco di sovrapposizioni e asimmetrie.

Missoni
Un viaggio in Guatemala. Tra i colori brillanti della flora e le linee morbide delle colline che ne disegnano il landscape. L’uomo Missoni indossa capi che si rifanno alla tradizione dei nativi guatemaltechi. In testa panama in paglia intrecciata a mano, ai piedi gli intrecci sono in pelle a formare sandali con suole sneaker.

Un tripudio di stampe psichedeliche su ampie camicie in seta portate su t-shirt a maniche lunghe o su giacche camicia chiuse fino al pomo d’Adamo con motivi grafici che ricordano le coperte adagiate per terra per addolcire la siesta pomeridiana. In vita sciarpe legate come fossero cinture delimitano la cinta di bermuda morbidi in lino e pantaloni micro check con tagli netti alla caviglia. Infine i completi: blazer destrutturati in seta e giacche due bottoni si abbinano a pantaloni sartoriali con dettagli dorati ricamati a mano, come gli antichi stemmi di famiglia.

Daks
Madras e suede. Occidente e Oriente. Un viaggio tra i colori caldi del burgundy e del sabbia fino ai toni più rigorosi del grigio e del verde petrolio. La silhouette e slim ma leggera. Come le tuniche-camicia da portare sotto suite tortora. Sahariane smanicate e gessati doppiopetto sdrammatizzati da borse messanger a tracolla o piccole cinture in suede a cingere i fianchi.

Salvatore Ferragamo
Il passo è rilassato. La cadenza pure. L uomo Ferragamo abbandona un formalismo rigoroso per un’eleganza easy to wear. Allora ecco che scompaiono camicia e cravatta e si fanno largo maglie a righe verticali. Camicie con scollo anni Cinquanta e pull con maxi scollo a V portati su pantaloni con pinces e giacche sahariane o short jacket d’ispirazione militare ma con ricami e pins. Nel gioco delle parti non manca il boy-scout in total green. Blu navy, verde militare, avorio e ruggine la palette per questo uomo che fa della città la sua Africa.

Boglioli
L’uomo Boglioli della prossima stagione calda è educato. Porta con se una disinvolta consapevolezza d’eleganza. La chiave di Volta di Davide Marello è ancora il soft tailoring fatto di capi classici e malleabili con silhouette facili ma precise. L’ispirazione della collezione arriva dal gioco di luci che si nascondono dietro i cancelli di certi giardini milanesi e dai dipinti di Nicolas De Staël a cui  sembra rubare la tavolozza colori.

Rossi caldi che sfumano sull arancione, verdi brillanti e grigi mescolati a punte di blu e riflessi ottanio. I pantaloni finestrati sono abbinati a  blazer destrutturati un bottone o giacché Safari strette da cinte robuste in vita e tasche applicate come i più classici capispalla workwear. Rompe le righe la maglieria fatta di filati leggerissimo con accenni forti di colore a contrasto e stampe marmoree quasi psichedeliche.

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18 giugno 2016

Pal Zileri
Le grafiche guardano al movimento artistico dell’astrattismo degli anni Quaranta anche se un certo volume tridimensionale attualizza la collezione estiva di Pal Zileri che predilige la seta anche per il dailywear. Ruggine, sfumature di blu e pistacchio fanno al pari con le nuances del bosco e il bronzo per suite tono su tono con pantaloni ampi e camicie di seta. I bermuda sono al ginocchio e si portano con polo a rete. I coat sono minimal e in pelle taglio al vivo. Maxi risvolto in pelle per i pantaloni effetto denim. Non ultimo anche il parka si fa elegante in shantung di seta.

Neil Barret
Nostalgie vintage riportano l’uomo Neil Barret ad una conversazione con il passato. I capi della primavera-estate 2017 si ispirano al guardaroba british degli anni settanta e ottanta con reinterpretazioni in chiave contemporanea. Tailoring e sportswear si mescolano in cotoni e lane tecniche, suede, nabuk, nylon e pelle. Le giacche hanno inserti geometrici, cadono a filo su pantaloni con coulisse a vita alta, sopra camicie e t-shirt oversize con loghi che reinterpretano le forme e le venature del legno. Da qui nasce la palette di colori in cui domina indiscussa la gamma dei marroni, dal tabacco cubano all’ebano più intenso accesi qua e là da azzurri pastello e tocchi crema bruciata.  

Versace
Sul mega wall la proiezione del film di Bruce Weber for Donatella. Gigi Hadid, Karlie Kloss e gli uomini statutari simbolo della maison si susseguono in una serie di immagini che formano la ‘tribù’ di Versace. Dallo streetstyle alle stampe iconiche è un tributo alle subculture a stelle e strisce. E la moda? Parka leggerissimi. Blazer e trench impalpabili su t-shirt finissime. Ma anche kway e chiodi intarsiati. Lo sportswear si mescola alla divisa da ufficio così il completo si spezza con spolverini in nylon colorato e le stampe con fantasie pijama tipiche della sera si ammantano di luce diurna per giacche e bomber in seta blu.

Marni
il concetto stesso di design racchiude il concept della collezione di Marni: forma e funzione. Senza queste componenti, mixabili a proprio piacimento, i menswear di Consuelo Castiglioni non avrebbe ragione di esistere. Le silhouette sono rilassate. Volumi over e accenni sportswear danno un accento contemporaneo alla sfilata: dal velcro a straps tattici che cambiano il look creando ogni volta una combinazione differente.

Struttura e sovrastruttura non appesantiscono la linea anzi la rendono fluida e in continua evoluzione. I pantaloni sono ampi e tagliati sopra la caviglia con una battitura evidenziata. Il sartoriale si mescola con kway in nylon stampato. Blazer chiusi dal velcro su bermuda blu notte. Nuances nette: arancio, verde bottiglia, carta da zucchero, burgundy.

Dolce&gabbana
Nel Club privato di Stefano Gabbana e Domenico Dolce riecheggia un’atmosfera d’altri tempi. Palme dorate e dance floor a scacchi bianco e nero. Sulle note live della Swing band si apre la sfilata nostalgica che fa sognare abiti da sera black&white ma anche bomber anni cinquanta e stampe funny con motivo ananas o strumenti musicali.

Non mancano accenni agli anni Ottanta con felpe animalier e maxi radio sulle spalla, ma anche tuniche lunghe fino ai piedi con colletto in maglia polo style. Le stampe care alla maison ci son tutte: pois, zebrato, leopardo e motivo fantasia per le camicie pigiama. La sera è fatta di luce. Smoking di paillettes e ricami dorati di chitarre, trombe e note musicali. Una primavera in cui bisogna lasciarsi andare al ritmo di stagione.

Jil Sander
Un ritorno alle origini. Ma con nuovi twist. La collezione per la primavera estate 2017 rinnega il superfluo. Tutto è essenziale, semplice, monocromatico. Ne risulta un guardaroba leggero e lineare in cui spiccano giacche camicia e lunghissimi trench in pelle, blazer con abbottonature alte o allacciature nascoste. Tra le nuance polvere e terra che dominano sui nuovi capi si accendono arancioni e stampe marmoree. Il messaggio è preciso: mirare alla purezza.

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17 giugno 2016

Dsquared2
Il nuovo uomo Dsquared2 passeggia per Londra facendo propri alcuni dettagli di stile di quella subcultura giovanile che ancora popola i quartieri meno turistici. Lo stile è rock con accenni ribelli che derivano dal behaviour degli skinheads. Kilt abbinati a pantaloni da moticiclista. Stivali con la zeppa, in pelle o ricoperti di brillantini, e pailettes applicate su cappotti e bomber militari. E poi ancora camicie in popeline scintillante e canotte con passanti in perle.

Ma, nonostante tacchi e scintillii, la mascolinità che da sempre caratterizza il brand timonato dai gemelli Caten, non viene soppressa. Sfilano così maglie trapuntate che lasciano intravedere il torace portate con denim doppia vita macchiati di vernice come appena usciti da una giornata in cantiere. E poi bomber in cui denim, seta e inserti scacchi si mescolano, pantaloni skinny e giacche aviator indossate con cappelli a bombetta. Ovunque pircing, tattoo, orecchini e pacth applicati a giubbini in denim e berretti e borse bowling in pelle e vernice.

Ports 1961
More Love. Come dire: siate uomini ma siate gentili. Così Ports 1961 reinterpreta la primavera 2017: divise militari ma con dettagli floreali. Ricamati, applicati come origami tono su tono. La camicia, capo chiave della maison, diventa preziosa, decorata come le giacche degli ufficiali con dettagli dorati. Non mancano parka oversize.  
Lo sportswear, grazie anche alla collaborazione con Everlast, diventa parte fondamentale del guardaroba maschile ideato da Milan Vukmirovic. Aquile stampate su felpe t-shirt. I colori? Blu navy, burgundy, verde militare, sabbia e black&white. Unico imperativo: #Love. Claim fondante della collezione e stampato su morbide felpe.