Camouflage, in suede, con para a contrasto: ecco come (e dove) indossare i mocassini questa primavera

Negli anni quaranta Fred Astaire li usava per ballare il tip tap, indossandoli sotto l’impeccabile frac; più tardi ad esserne conquistati furono gli studenti dell’Ivy League, i migliori college americani, che dettero alla calzatura un tocco preppy, ribattezzandoli penny loafer, per via della monetina che inserivano nella mascherina a forma di labbra.

Una storia, quella del mocassino, che è anche un po’ la storia dei cambiamenti sociali di un’epoca. Il suo capitolo più nuovo è quello di questa primavera, che lo vede tornare grande protagonista ai piedi degli uomini nei più svariati rendez-vous.

Se infatti il modello in suede con nappine e frange di Brioni fa sfoggio di un’eleganza informale, da colazione di lavoro, perfetto insieme a pantaloni classici e cardigan con collo a v, quello di Santoni con la classica mascherina in pelle cucita sulla tomaia è più adatto alle quattro mura di un ufficio, con tre pezzi sui toni del blu.

Da mimetizzazione urbana il modello di Car Shoe, con la suola corredata dei classici gommini, e la stampa camouflage; più dandy quello di Tom Ford che sovrappone al morbido suede la mascherina in pelle intrecciata.

Da usare nel weekend in campagna quello di Boss: la para alta in gomma a contrasto lo rende l’alleato ideale per lunghe passeggiate. Alla guida, per lunghi viaggi on the road, si porta invece quello di Tod’s: il modello Gommino, un classico della maison, nasce proprio come driving shoe.

Da portare dal giorno alla sera, infine, quello di Givenchy by Riccardo Tisci: nero, dalle forme classiche, bombate, è formale quanto basta. Il dettaglio che dà carattere è nei profili a contrasto in blu, che lo rende perfetto dal tramonto all’alba.