Ritorna il 5 Aprile l’ultima stagione di Mad Men: tra bomber in suede, tartan e completi spezzati, la moda uomo celebra i seventies

Don Draper e soci sono tornati (per l’ultima volta): è finita ufficialmente l’attesa per la seconda (e conclusiva) parte della settima stagione di Mad Men, quella con la quale i pubblicitari della Sterling Cooper Draper Pryce daranno il saluto al loro pubblico, e non a caso i sette ultimi episodi sono chiamati ‘The end of an Era’.

Iniziata nel pieno degli anni cinquanta, l’ultima stagione (che nel frattempo ha guadagnato qualcosa come 15 Emmy e 4 Golden Globe) è ambientata nel 1969, all’inizio della turbolenta presidenza Nixon, ma non troppo presto per veder trasformarsi lo stile dei personaggi, passato dai pastellati completi anni 50, ai più assertivi seventies, completi spezzati e tartan a dettar legge, abbinate cromatiche raffinate ma decise, toni neutri come il beige e il sabbia sposati a cromie fredde come l’ottanio. Una suggestione colta dalla moda, che rielabora il decennio degli eccessi stilistici con piglio sartoriale. Sì ai completi spezzati, tonalità da sottobosco mixate a verdi smeraldo e blu Klein, a patto che i volumi siano essenziali, senza sbavature. Un ritorno con il condizionale, anche quello del tartan, approvato se la stampa è micro. A risaltare sono le cravatte, dal motivo regimental, e  le scarpe, mocassini con fibbia o chelsea boot, dai profili mascolini, senza rinunciare alla vanità (guarda anche il tartan scozzese: dichiarazione di indipendenza).

Perfetto per il giorno e l’ufficio il suede, che, da consistenza materica declinata su giacche con frange dal retrogusto texano, si traduce su più urbani bomber, da accompagnare a chino in cotone e camicie in denim o chambray, meglio se declinate con colli più formali, come il button-down o quello alla coreana.

Perché di Old Fashioned, Don Draper ha solo il cocktail.