Dalle lenti degradè di John Kennedy passando per quelle tonde di John Lennon: gli occhiali da sole si ispirano alle icone di stile

‘Con gli occhiali sono Jack Nicholson: senza, sono grasso e ho 60 anni’. 

Una frase, quella del leggendario attore statunitense, che rimarca il carisma e l’aura di mistero che le lenti sono capaci di regalare, aggiungendo personalità e serbando al contempo lo sguardo. Una fascinazione che ritorna a farsi sentire più forte per la bella stagione, adattandosi a peculiarità del volto e anima.

Ricordano lo charme vacanziero di Alain Delon ne La piscina, gli occhiali di DITA, ispirati non a caso ad un certo glamour anni settanta, combinato a materiali moderni, come il titanio, dai profili essenziali, adatti per essere sfoggiati a bordo vasca, in spiaggia o anche al calar del sole, per un aperitivo, ad evocare l’aura di malinconica poesia che ammanta ancora oggi la Costa Azzurra.

Per gli incalliti sportivi, come lo sciatore Robert Redford ne Gli spericolati, le esigenze non sono esclusivamente estetiche: le lenti devono essere minerali, a doppia sfumatura per eliminare i riflessi, con trattamento idro e oleorepellente, con la base della lente blu per migliorare la percezione dei colori, come il modello Crochet di Vuarnet. Il marchio storico è nato con un piede già sulle vette, addosso allo sciatore Jean Vuarnet, un modernizzatore tra i suoi colleghi, il primo ad usare nel 1957, la posizione ad uovo per migliorare l’aerodinamica, ma si adatta anche a climi più miti. ‘Quello che abbiamo fatto è stato reinterpretare forme e tecnologie già nel DNA del marchio, come il ricciolo alla fine dell’asta del modello Crochet, un espediente nato per essere adattato alle necessità del Doge di Venezia, una delle prime figure ad indossare un’occhiale del genere, e sviluppatasi poi come occhiale da montagna. Ad oggi sono adatti non solo ad un contesto sportivo, ma anche urbano, unendo l’artigianalità e il gusto italiano, con la qualità assoluta delle lenti brevettate, realizzate in Francia’ spiega Stefano Fabris, AD del marchio. ‘ (guarda anche lo stile di Robert Redford)

Totalmente urbani, a cavallo tra vintage e stilismo modernista, gli occhiali con le lenti tonde di Eyepetizer ispirati alla figura di John Lennon , il Beatle che li ha resi, per primo, non solo una scelta di stile, ma anche simbolo di un’appartenenza ideologica: dandy, cosmopoliti e informali, si adattano al giorno in città così come ai viaggi on the road, grazie alla montatura in acciaio ultraleggero che li rende una scelta ideale anche per i percorsi più lunghi. 

Sartoriale ma tecnico come Carrera by Safilo, estivo ma rigoroso, da indossare in barca o in un’occasione più formale, come il modello Gonzo di Super by Retrosuperfuture. Tutto riporta infine alla mente l’assertività mascolina eppure carica di messaggi positivi di John Kennedy, in vacanza sulla sua Honey Fitz a Hyannisport, un’immagine entrata da oltre cinquant’anni nell’immaginario collettivo, che non ha mai perso colore e potere seduttivo. Un’attitudine condivisa dal fondatore del marchio di occhiali, Daniel Beckermann: ‘lo stile è cutting edge, al passo con i tempi, un risultato che si ottiene sintetizzando la libertà e il rigore della disciplina, sempre con il totale controllo di quello che si sta facendo’. Un po’ come J.F.K.