A righe, in denim, da piegare come un origami: gli zaini per i weekend della primavera sono ironici e di carattere

Primavera, tempo di weekend fuori.

Un concetto che fa rima con zaino, che si va a sostituire immediatamente alla classica ventiquattrore da sfoggiare in ufficio da lunedì a venerdì.

Più pratico della valigia, capace di mantenere comunque un appeal urbano, lo zaino per questa stagione calda si rifà il look, puntando su texture lussuose, e mischiandole a pattern e stampe vivaci, regalandogli così un carattere deciso.

L’esempio è il Salgado, di Bally, zaino adatto alle metropoli così come alle escursioni in montagna: la pelle dalla quale è ricoperto, proveniente dalla Nuova Zelanda, è delicata solo in apparenza. Il trattamento antigraffio le concede infatti una resistenza alle condizioni atmosferiche e agli urti che lo rendono alleato ideale del weekend. I patch decorativi in stile boyscout aggiungono un tocco di ironia, ricordando i modelli da esploratore sfoggiati dal piccolo protagonista di Moonrise Kingdom di Wes Anderson.

Sui colori neutrali punta anche Michael Kors, con un modello con doppia zip, la cui pelle martellata lo rende raffinato quanto basta per essere sfoggiato anche nelle occasioni più formali. Un’inclinazione all’eleganza che condivide con il modello di Balenciaga, in pelle opaca nera, pratico con le sue molteplici tasche interne, ma privo di vezzi estetici, essenziale nella sua pulizia.

Hanno un appeal che si declina meglio sulle destinazioni urbane, invece, i modelli di Givenchy by Riccardo Tisci e di Jil Sander: uno a righe optical, l’altro declinato sul denim, hanno profili decisi, e possono anche essere usati con il completo classico, per sdrammatizzarlo senza eccedere in uno stile troppo casual.

Per il mare, la scelta giusta, casual ma di classe, è lo zaino in canvas, con i profili e i dettagli in pelle di Dolce & Gabbana. L’allure è vacanziera, lo stile non ne risente.

Ed infine, il modello più funzionale: lo zaino Origami di Berluti, in pelle morbida, così tanto da ripiegarsi all’occorrenza, o trasformarsi in una tote bag. Per avere due borse in una, o ripiegarla e riporla in uno zaino più grande.