Antoine Griezmann

Antoine Griezmann

L’attaccante francese dell’Atlético Madrid, considerato un’icona sportiva mondiale, è il nuovo volto della campagna Mango Man per la stagione primavera/estate 2022

di Paolo Briscese

«Per cambiare le regole del gioco devi metterti continuamente in discussione». Ha le idee chiare Antoine Griezmann, uno dei nomi di punta dell’Atlético Madrid, considerato un’icona sportiva mondiale. Capocannoniere di Euro 2016, così come dell’Europa League e della Coppa del Mondo nel 2018, e della UEFA Nations League nel 2021, grazie al suo stile rilassato in fatto di abbigliamento, è stato scelto da Mango come ambasciatore del marchio. Fuori dal campo Antoine Griezmann è coinvolto in numerose cause benefiche come la ONG Un Rien C’est Tout, che si concentra sul sostegno a progetti con un impatto positivo sulle persone, collaborando attivamente con organizzazioni partner che lavorano in Francia.  Senza dimenticare il suo impegno a favore di cause importanti come i diritti LGBTIQ+ e la parità di genere nello sport, tra le altre. 

Sei molto impegnato nel sociale. Di cosa ti stai occupando in questo momento?

Sono il padrino di Un Rien C’est Tout, un’associazione che ha come obiettivo di agire a fianco delle associazioni partner per consentire la realizzazione di progetti dedicati a cinque grandi cause sociali che  mi vedono impegnato in prima persona: il diritto alla dignità, all’infanzia, all’istruzione, alla salute e all’ambiente. Oggi è importante sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche importanti. 

La questione della tutela dell’ambiente ti sta molto a cuore. Che cosa significa sostenibilità per te? 

La sostenibilità per me rappresenta molto più di una semplice parola di moda; è un principio fondamentale che dovrebbe permeare ogni aspetto della nostra vita. Non si tratta solo di preservare l’ambiente, ma di adottare uno stile di vita che tenga conto delle necessità del presente senza compromettere le risorse per il futuro. È un impegno che dovrebbe essere intrinseco a ciascuno di noi, poiché siamo tutti parte integrante di questo delicato equilibrio ecologico. La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’equità sociale ed economica. Significa agire in modo responsabile e consapevole, considerando l’impatto delle nostre scelte su scala globale. È un dovere collettivo costruire un futuro migliore per le generazioni successive, e questo impegno richiede azioni concrete in ogni ambito della nostra vita quotidiana. Dobbiamo costruire un futuro migliore per le generazioni che ci seguiranno, ma c‘ è ancora molto da fare. E non solo sul fronte della sostenibilità. 

A cosa si riferisce?

La mia riflessione sulla sostenibilità si riferisce al nostro mondo in senso ampio, abbracciando non solo l’ambiente fisico, ma anche la società e le relazioni umane. La sostenibilità non può essere compresa solo in termini di risorse naturali e impatti ambientali; deve estendersi a una visione inclusiva della comunità globale in cui viviamo. Oggi, purtroppo, le diversità non sono sempre pienamente integrate nella nostra società. Ciò riguarda non solo differenze culturali ed etniche, ma anche disuguaglianze socioeconomiche, di genere e di accesso alle opportunità. La sostenibilità dovrebbe riflettersi in un impegno costante per creare un mondo dove ognuno, indipendentemente dalle sue caratteristiche, abbia la possibilità di prosperare e contribuire al benessere collettivo. L’inclusività non dovrebbe essere uno sforzo, bensì un principio fondamentale che permea la nostra cultura e le nostre istituzioni. Dovrebbe essere un modo naturale di interagire e costruire la società, dove la diversità è valorizzata e celebrata anziché essere vista come una fonte di divisione. Solo attraverso un approccio inclusivo possiamo sperare di affrontare le sfide globali in modo sostenibile, lavorando insieme per costruire un futuro che sia equo, giusto e armonico per tutti.

Oggi sei un calciatore affermato. Ricordi da bambino cosa volevi fare da grande? Se non fossi stato un calciatore, cosa avresti fatto?

Da bambino, il mio sogno di diventare un calciatore era così forte e appassionato che sembrava il destino stesso mi chiamasse verso questo percorso. La magia dei campi da gioco, l’emozione di segnare un gol, l’energia delle partite: tutto ciò faceva parte del mio immaginario fin dalla più giovane età. Ogni volta che mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, la risposta era sempre la stessa: un calciatore. Oggi, guardando indietro, posso dire con sincera gratitudine che il percorso che ho intrapreso è stato incredibilmente gratificante. Tuttavia, riflettendo sulla domanda su cosa avrei fatto se non fossi diventato un calciatore, mi rendo conto che il mondo offre infinite possibilità ma non credo davvero che avrei potuto fare altro nella vita.


Qual è stato il momento più indimenticabile della tua carriera professionale? E il più difficile? 

La finale della Coppa del Mondo nel 2018 ad oggi è il migliore in assoluto. Il più difficile è stato perdere la Champions nel 2016. Da una sconfitta si impara sempre qualcosa e si esce rafforzati.  

Quali qualità sono necessarie per avere successo? 

Coerenza, tenacia, duro lavoro e spirito di squadra. Sono tutte qualità indispensabili per farsi strada, soprattutto in questo lavoro, dove c’è molta competizione. 

Hai un calciatore di riferimento?

David Beckham, lui è sempre stato il mio idolo.


Mango ti ha scelto come volto della sua nuova campagna. È la prima volta che lavori con il marchio? Com’è stata l’esperienza?  

E’ la mia prima volta con Mango. E’ una collaborazione stimolante. Mi ritrovo nei valori del brand, mi piace il fatto che sia un marchio che dia l’impressione di famiglia nonostante la sua crescita e sono molto sensibile al suo impegno ambientale.

Cosa c’è nel tuo guardaroba? 

Ho un gusto abbastanza semplice, non seguo davvero le tendenze, quindi indosso principalmente jeans, felpe con cappuccio e t-shirt, e pochi pezzi molto speciali. Ho anche una collezione di magliette da basket che adoro. E’ importante sentirmi sempre a mio agio nei vestiti che indosso.

Cosa significa per te la moda? 

La moda è prima di tutto una necessità ma è anche un modo per esprimere la propria personalità. La personalità, intelligenza e senso dell’umorismo sono qualità che rendono un uomo attraente.


Cosa fai quando non sei impegnato sul campo da gioco? 

Il tempo libero è sempre poco. Amo comunque passare il tempo con i miei figli e mia moglie, e appena posso mi prendo cura dei miei cavalli, una delle mie più grandi passioni. 

Che musica ti piace? 

Amo il rap francese, sono un grande fan di Nekfeu. 

Progetti per il futuro? 

Un mondiale da vincere.