Covid e viaggi: dove possiamo andare nel mondo?
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Covid e viaggi: dove possiamo andare nel mondo?

di Carolina Saporiti

Viaggiare si può? E dove? E come? È molto difficile rispondere a queste domande, innanzitutto perché le regole cambiano spesso e perché, se si vuole andare all’estero, oltre alla Legge italiana bisogna informarsi anche di quella vigente nello Stato dove si vorrebbe andare. Ecco tutti i dettagli.

Quello che è scritto in questo articolo va ritenuto valido nel momento di pubblicazione ed è consigliabile controllare le informazioni. Due strumenti utili per capire dove possiamo andare sono il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri che ha messo a disposizione un quiz online che con poche domande ci dice se la nostra intenzione di viaggio è possibile o meno; e la mappa creata da IATA, associazione internazionale che raggruppa le principali compagnie aeree del mondo, che riepiloga tutti i regolamenti di viaggi internazionali in base alle restrizioni di ogni Paese.

Ma vediamo nel dettaglio le norme attuali.

Viaggi in Italia

Al momento e fino al 6 aprile sono vietati gli spostamenti tra regioni, ma non solo. Nelle zone di colore arancione e rosso è vietato anche lasciare il proprio comune. Sono consentiti solo i rientri al proprio domicilio, residenza o abitazione e gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità. 

Per i giorni di Pasqua, cioè sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile, tutte le regioni saranno considerate in zona rossa (con la sola eccezione della Sardegna); in questi giorni sarà possibile fare uno spostamento al giorno verso altre abitazioni private, senza però uscire dalla propria regione.

Resta possibile raggiungere le seconde case, anche se si trovano in un’altra regione o provincia autonoma, ma ad alcune condizioni. È consentito muoversi in case di proprietà o che siano state affittate prima del 14 gennaio 2021 e solo con il proprio nucleo abitativo (non si possono quindi invitare amici o parenti che già non vivano con noi). Fa eccezione la Valle d’Aosta che ha emesso un’ordinanza che vieta il trasferimento nelle seconde case.

Viaggi in Europa – Stati Membri EU e area Schengen

Il DPCM del 2 marzo consente i viaggi, per qualsiasi ragione, verso:

Stati membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte; esclusi altri territori al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori situati nel continente africano), Svezia, Ungheria; 

Stati parte dell’accordo di Schengen: Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera;

Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.

Facile, no? Non proprio perché se l’Italia permette di entrare in questi Stati, non è detto che a loro volta essi consentano l’ingresso dal nostro Paese. Informazioni sempre aggiornate si trovano sul sito Viaggiare Sicuri e su reopen.europa.eu

Alcune specifiche Stato per Stato:

Andorra: chi vuole recarsi ad Andorra deve presentare un test PCR o TMA con risultato negativo, eseguito entro un massimo di 48 ore prima della partenza.

Austria: si può entrare ma bisogna sottoporsi a isolamento fiduciario di dieci giorni. La quarantena può essere svolta presso l’abitazione di parenti (a condizione che venga rispettato l’isolamento dalle altre persone). La quarantena può essere interrotta per lasciare l’Austria o a seguito di esito negativo di un test Covid molecolare o antigenico (da fare non prima del quinto giorno successivo all’ingresso in Austria). 

Belgio: fino al 18 aprile è in vigore un divieto di effettuare viaggi “non essenziali” da/verso questo Paese. In caso di viaggi di natura essenziale, sarà necessario compilare la autocertificazione reperibile sulla homepage del sito istituzionale dedicato e barrare l’opzione che corrisponde alla motivazione del viaggio stesso. 

Bulgaria: si può entrare presentando il risultato negativo di un test PCR effettuato al massimo 72 ore prima dell’arrivo nel Paese. 

Cipro: attualmente per gli Italiani è necessario presentare un certificato COVID-19 negativo di test molecolare (PCR) effettuato non più di 72 ore prima della partenza dall’Italia e ripetere il test all’arrivo a Cipro rimanendo in auto isolamento fino all’esito dell’esame. Non vi sono obblighi di quarantena. 

Croazia: le persone provenienti da Paesi che sono elencati nella “lista verde” del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie possono liberamente entrare in Croazia. Al valico di frontiera queste persone devono dimostrare di non aver soggiornato nelle aree di transito. Tutte le altre possono entrare presentando l’esito negativo al tampone per SARS CoV-2 effettuato tramite il metodo PCR nelle ultime 48 ore oppure effettuando il tampone all’arrivo in Croazia e sottoponendosi all’autoisolamento prima di ricevere l’esito negativo. 

Danimarca: il Paese scoraggia tutti i viaggi non necessari in Danimarca da tutti i Paesi del mondo. Viene garantito l’accesso al Paese solamente in presenza di un comprovato valido motivo, anche per chi proviene dall’Italia, come specificato in questo sito (in inglese). Estonia: si può entrare nel Paese senza restrizioni, a condizione che non si abbiano sintomi Covid e che il tasso di incidenza del contagio nel Paese di partenza e/o transito non superi i 150 casi su 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni.

Finlandia: dall’Italia sono consentiti solo ingressi per lavoro, per “motivi essenziali” e il ritorno dei residenti in Finlandia, con obbligo di autoisolamento fiduciario di 14 giorni. Non sono consentiti ingressi per turismo. 

Francia: Oltralpe è in vigore tutti i giorni il coprifuoco dalle 19.00 alle 6.00 e le autorità francesi sconsigliano gli arrivi dai Paesi UE (compresa l’Italia) con qualsiasi mezzo. In ogni caso, le autorità francesi richiedono l’esibizione di un test molecolare (PCR) da effettuare nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Francia. 

Germania: da novembre sono vietati i pernottamenti per turismo in Germania. Le autorità locali raccomandano anche di rinunciare agli spostamenti non necessari (incluse eventuali visite ai parenti). 

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Grecia: i viaggiatori provenienti dall’estero sono tenuti a presentare un test molecolare negativo per il Covid-19 (in inglese) effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo in Grecia. Per poter accedere nel Paese rimane inoltre condizione indispensabile la compilazione – al più tardi il giorno prima dell’arrivo in Grecia – del modulo online Passenger Locator Form (PLF).

Irlanda: tutti i passeggeri in arrivo in Irlanda devono avere con sé un risultato negativo/’non rilevato’ di un test PCR COVID-19 effettuato non più di 72 ore prima dell’arrivo. 

Islanda: fino al 30 aprile 2021 per entrare nel Paese serve una certificazione (in lingua islandese, danese, norvegese, svedese o inglese) e sottoporsi nelle 72 ore antecedenti all’ingresso a un test molecolare PCR (e avere risultato negativo). Inoltre i viaggiatori, turisti e residenti, in arrivo da aree a rischio, devono sottoporsi a una procedura di doppio screening, che comprende due tamponi e una quarantena di 5-6 giorni nell’intervallo tra i due tamponi. 

Lettonia: è necessaria una quarantena di 10 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Italia. Inoltre è obbligatorio compilare preventivamente un questionario elettronico denominato IECIS tramite apposito sito, non prima delle 48 ore precedenti l’attraversamento della frontiera lettone. In più occorre presentare all’imbarco o alla frontiera terrestre o marittima, un tampone molecolare negativo PCR, effettuato non più delle 72 ore precedenti l’ingresso in Lettonia. 

Lituania: i viaggiatori provenienti dall’Italia devono avere il certificato (con traduzione in lituano, inglese o russo) sul tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato entro e non oltre 72 ore prima dell’ingresso. Solo coloro che arrivano in Lituania con un proprio mezzo di trasporto possono effettuare il test in Lituania. Inoltre è obbligatorio anche l’auto isolamento di 10 giorni dall’arrivo in Lituania, con la possibilità di abbreviare i tempi di isolamento effettuando un test a proprie spese non prima del 7° giorno di isolamento e ottenendo l’esito negativo. 

Lussemburgo: sono state rafforzate le misure di prevenzione per gli ingressi dall’estero per via aerea, misurando la temperatura a tutti i passeggeri in arrivo e con la possibilità di sottoporsi al tampone direttamente nel terminal. Chiunque faccia ingresso in Lussemburgo, a mezzo aereo atterrando all’aeroporto Findel, dopo un soggiorno all’estero superiore alle 72 ore, deve esibire l’attestazione relativa al test molecolare (PCR) o antigenico con esito negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti all’arrivo. 

Malta: chi atterra deve presentare un’attestazione di test COVID con esito negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso a Malta. Le persone in arrivo saranno invitate a compilare un documento con il quale dichiarano i loro spostamenti nei 30 giorni precedenti.

Monaco: obbligo di esibire all’arrivo un test PCR (o “molecolare”) risultato negativo ed eseguito nel Paese di origine nelle 72 ore precedenti l’arrivo nel Principato; oppure sottoporsi ad un test PCR in loco, restando in quarantena in attesa del risultato. 

Norvegia e isole Svalbard: fino a data da stabilirsi è vietato l’ingresso in Norvegia a tutti i cittadini stranieri. Sono esenti dal divieto di ingresso alcune limitate categorie di persone, per le quali restano sempre in vigore l’obbligo di registrarsi, di presentare un certificato covid-19 negativo, di sottoporsi a un test obbligatorio all’arrivo e di osservare la quarantena. 

Paesi Bassi: chiunque arrivi per via aerea o marittima da aree ad alto rischio deve essere in grado di produrre un risultato negativo di un test rapido COVID-19 eseguito poco prima della loro partenza. Il test non deve essere stato eseguito più di quattro ore prima dell’imbarco sull’aereo o sulla nave. Questo requisito si aggiunge all’esistente risultato negativo obbligatorio di un test PCR eseguito non più di 72 ore prima dell’arrivo nei Paesi Bassi.

Polonia: è obbligatoria la quarantena di 10 giorni per chi arriva con trasporto pubblico da altri Paesi UE , salvo esibizione di un tampone negativo (PCR o rapido antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese e redatto in lingua inglese o polacca. 

Portogallo: si può entrare e uscire dal Paese, ma presentando un test negativo a COVID-19 (RT-PCR), effettuato nelle 72 ore prima dell’orario di partenza. 

Repubblica Ceca: è vietato l’ingresso a eccezione dei viaggi indispensabili, motivati da: rientro presso la propria residenza; esigenze lavorative; studio; salute; visite necessarie alla famiglia. 

Romania: chi vuole fare ingresso in Romania deve sottoporsi a un periodo di isolamento di 14 giorni, riducibile a 10 se il viaggiatore non presenta sintomi e l’ottavo giorno dall’ingresso si sottopone a un test il cui risultato è negativo.

San Marino: gli spostamenti tra San Marino e le regioni italiane in cui sono vigenti misure restrittive di contenimento di un elevato alto rischio epidemiologico (c.d. zone rosse e arancioni) sono vietati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute ovvero situazioni di necessità tramite autocertificazione. 

Slovacchia: è obbligatorio presentare un risultato negativo per il test Covid-19 molecolare effettuato non oltre le 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese e sottoporsi a un isolamento domiciliare di 14 giorni. L’isolamento domiciliare può terminare in anticipo dopo un esito negativo del test effettuato non prima dell’8° giorno dopo l’ingresso in Slovacchia. 

Slovenia: chi entra dall’Italia deve fare una quarantena di 10 giorni oppure presentare un test negativo, effettuato in uno dei laboratori riconosciuti dal Governo Sloveno (tutti quelli in Italia sono riconosciuti), non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel paese per i test PCR o 24 ore per i test rapidi. 

Spagna: è consentito l’ingresso senza obbligo di quarantena. Tuttavia, fino al 5 aprile 2021 sono stati ristabiliti i controlli alla frontiera terrestre col Portogallo. Vige l’obbligo di presentare un test molecolare PCR negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso – per via aerea o marittima – nel Paese.

Svezia: fino al 31 marzo 2021 è stato introdotto l’obbligo per i cittadini stranieri in arrivo di esibire un certificato di test covid negativo (molecolare o antigenico) effettuato entro le 48 ore antecedenti all’ingresso.

Svizzera: chi proviene da regioni ad alto rischio, come identificate dalle Autorità locali, deve presentare un test PCR con esito negativo effettuato non oltre 72 ore prima dell’ingresso nel Paese ed è, comunque, sottoposto a obbligo di quarantena di dieci giorni, ma può essere terminata a partire dal settimo giorno in caso di test rapido o PCR, effettuato dall’interessato a proprie spese, con esito negativo.

Ungheria: le frontiere sono chiuse agli stranieri.

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Viaggi nel Regno Unito

Da dicembre ci si può recare in Regno Unito solo per lavoro, assoluta urgenza, salute, studio, rientro presso domicilio/abitazione/residenza. Quindi sono vietati gli ingressi per turismo.

Viaggi in Europa – Altri Stati

Fino al prossimo DPCM non sono permessi gli spostamenti liberi dei cittadini italiani da/per Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo, Moldavia, Bielorussia, Ucraina, Russia. In particolare, rimangono consentiti solo i viaggi per motivi di studio/lavoro/salute/estrema necessità, non per motivi di turismo/familiari. 

Viaggi nel resto del mondo

Sono consentiti dall’Italia spostamenti, anche per turismo, verso: Ruanda, Repubblica di Corea, Singapore, Thailandia, Australia e Nuova Zelanda. Al rientro è però obbligatorio sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’apposita dichiarazione e raggiungere la destinazione finale in Italia solo con mezzo privato. 

Anche in questo caso è necessario ricordare che alcuni di questi Paesi pongono o possono porre dei limiti all’ingresso.

In particolare: 

Ruanda: bisogna registrarsi su apposito sito allegando un test PCR che attesti la negatività al COVID-19 eseguito 72 ore prima della partenza. Una volta arrivati in Ruanda occorre un nuovo PCR, il cui esito va aspettato in strutture apposite (spese a carico del viaggiatore). Successivamente è obbligatorio trascorrere un periodo di autoisolamento di 7 giorni alla fine del quale un ulteriore test verrà effettuato gratuitamente. 

Corea del Sud: è in vigore la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo in Corea che devono presentare la conferma dell’esito negativo del tampone PCR COVID-19 emessa entro le 72 ore precedenti la data di partenza. Tutti i viaggiatori, anche se asintomatici, sono sottoposti al test COVID-19 nelle apposite strutture sanitarie allestite presso il porto o l’aeroporto d’ingresso. 

Singapore: gli italiani, al momento non possono entrare a Singapore.

Thailandia: i transiti aeroportuali sono permessi solo presso l’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok (BKK) alle seguenti condizioni: certificato medico di fit to fly, certificato medico attestante la negatività da COVID19, accertata con metodo RT-PCR e rilasciato non oltre 72 ore prima del viaggio; assicurazione sanitaria che copra tutto il mondo, o comunque la Thailandia. Il transito può durare fino a 12 ore ed è vietato operare transiti da Paesi classificati come “ad alto rischio COVID19”. 

Australia: fino al 17 giugno i confini internazionali dell’Australia sono chiusi sia in ingresso sia in uscita.

Nuova Zelanda: restano chiuse anche le frontiere della Nuova Zelanda.

In tutti gli altri Paese del mondo si può viaggiare solo per motivi di lavoro, salute, assoluta necessità, rientro al domicilio, residenza o abitazione e per motivi di studio. Quindi, non è consentito viaggiare per turismo. Restano sospesi i voli dal Brasile.

Infine, occorre ricordare di consultare, volendo viaggiare, anche le condizioni di rientro per chi ritorna in Italia, affidandosi a Viaggiare Sicuri.