Il fotografo del mese: Hector Chico
Hector Chico

Il fotografo del mese: Hector Chico

di Paola Corapi

Torna l’appuntamento mensile di Icon con i fotografi emergenti: il valore dell’immagine nella comunicazione attraverso l’interpretazione di un giovane autore. Questa volta vi presentiamo Hector Chico.

Se ti chiedessi di pensare a un albero, difficilmente lo immagineresti di notte, immobile ed espressivo come se fosse su un palcoscenico.

Natura Notturna, il progetto fotografico di Hector Chico, racconta la vita e la forma dell’albero osservata non sotto la luce del sole, ma anche sotto quella dei lampioni.

Questo progetto nasce nel 2016 durante una passeggiata fotografica notturna dell’autore ed è tuttora in corso d’opera.

Di notte le forme e i colori emergono dalla cornice scura del cielo, si staccano dalla realtà e l’osservatore dal basso non intercetta altri elementi del paesaggio urbano.

In questo progetto l’albero viene decontestualizzato a favore di una visione simbolica e ogni punto di riferimento viene sostituito dal linguaggio “corporeo” dell’albero stesso. L’unico elemento che lo ancora alla realtà è il tronco.

In queste fotografie non c’è artificio né allestimento, sono le luci della città a fornire l’illuminazione necessaria, il resto è la coniugazione di tempo, diaframma e ISO settati nella macchina fotografica. Hector crea un cortocircuito: osserva la natura attraverso un filtro artificiale, la luce dei lampioni che risiedono nei parchi, nelle strade e nei parcheggi. Lo scatto seriale e il rigore dell’inquadratura costringono l’osservatore a guardare in maniera diretta ciò che si trova davanti ai suoi occhi: rami, foglie e colori.

Gli alberi hanno la capacità di sorprenderci, parlano in silenzio, dobbiamo solo ascoltare con gli occhi.

Hector Chico (su Instagram: @hector.chico) nasce in Messico, a Coatzacoalcos (Veracruz) nel 1985. Si trasferisce a Milano nel 2008. Nel 2015, dopo aver ottenuto la Laurea Specialistica in Design degli Interni al Politecnico, frequenta il biennio di fotografia presso la scuola CFP Bauer. Nel 2018 inizia a dedicarsi esclusivamente alla Fotografia. Conosce Andrea Rossetti e inizia a lavorare come assistente fotografo. Il suo lavoro si divide tra la documentazione d’Arte Contemporanea e la realizzazione di progetti documentaristici a lungo termine come ECVM: El Culto de la Vida y de la Muerte, che parla della spiritualità del quotidiano durante la festa dei morti in Messico.