Milano Digital Fashion Week: Amplifying Voices, la stanza tematica curata da Andrea Tenerani

Milano Digital Fashion Week: Amplifying Voices, la stanza tematica curata da Andrea Tenerani

di Valentina Lonati

Andrea Tenerani, Editor in Chief di Icon, ha curato una delle stanze digitali create con la direzione artistica di Luca Stoppini. Una serie di interviste, commenti e video che danno voce a riflessioni e pareri su due questioni fondamentali di oggi.

Esplorare il concetto di inclusività e diversità, nella moda e non solo. È questo il tema della stanza digitale Amplifying Voices curata da Andrea Tenerani per la Milano Digital Fashion Week, prima manifestazione interamente digitale organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana.

Protagonisti della stanza – pensata come un territorio aperto alla contaminazione di pensieri, linguaggi e visioni del mondo – sono 13 ospiti internazionali selezionati per la loro capacità di raccontare la diversità attraverso prospettive diverse.

Da qui sono nati video, conversazioni e interviste che abbracciano varie discipline, dall’arte alla danza, dal cinema alla moda, fino al calcio. C’è Andrè Leon Talley, il primo giornalista di moda afroamericano ad aver avuto successo, ex collaboratore di Anna Wintour e amico di Andy Warhol, autore del libro The Chiffon Trenches, che viene intervistato da Sinead Burke, scrittrice e attivista irlandese promotrice dell’adaptive fashion, ovvero la moda dedicata a chi è portatore di handicap fisici.

Poi c’è la conversazione con Mahmood, madre italiana e padre egiziano, che nella musica italiana rappresenta un unicum capace di fondere le sue origini in un sound inedito; il video di Nicola Verlato, pittore, scultore e architetto italiano di stanza a Los Angeles; l’intervista di Federico Sarica, Editor at Large di Icon, al calciatore Claudio Marchisio; l’intervento del fotografo di origine greche Dimitri Dimitracacos e il commento del ballerino e attore ucraino Sergei Polunin, che con la sua compagnia di danza accoglie ballerini e artisti provenienti da background diversi. Unico requisito: il talento.

Ognuno degli ospiti di rivela nuovi significati di diversità. Come Alessandro Borghi, intervistato da Andrea Tenerani, che ha saputo calarsi nei panni di Stefano Cucchi per far luce sulla necessità – di tutti noi – di provare un sentimento di fiducia (e non di timore, come rivelano anche le ultime vicende di Black Lives Matter) nei confronti di chi dovrebbe proteggerci. Sul tema del rapporto tra diversità e potere si esprime anche Stuart Semple, artista e curatore britannico, mentre Robin Givhan, ex-redattrice del Washington Post e prima giornalista di moda a vincere il Premio Pulitzer per il giornalismo di critica, commenta i passi avanti fatti dal sistema moda nel campo dell’inclusività.

A parlarne sono anche Lu Xianren, modello e influencer cinese – intervistato recentemente da Icon – che con il suo profilo WeChat dimostra quanto il concetto di genere, oggi, sia soggetto a continue metamorfosi, e l’australiano Jordan Barret, uno dei modelli più acclamati del momento, in una conversazione con Andrea Tenerani.

Ad essere intervistato è anche Evan Ross, pittore e cantante, figlio della divina Diana, che racconta la sua vita, lui che ha conosciuto da vicino – attraverso la madre – le discriminazioni razziali.

Tutti i video saranno visibili nei prossimi giorni sul sito: https://milanofashionweek.cameramoda.it/