Guardando le sfilate di Milano, New York, Parigi e Londra, ecco cosa indosseranno le donne la prossima estate

La prossima estate sarà una stagione calda in tutti i sensi, almeno secondo le passerelle.
Arrivano da New York, Londra, Milano e Parigi, infatti, le prime anticipazioni sui trend che andranno per la maggiore l’anno prossimo. Denim, velluto, ricami floreali ma non solo. La novità è nella piega inaspettamente sexy, ma raffinata, capace di piacere sia alle donne che agli uomini.

Total denim: croce e delizia dagli anni Novanta, il denim imperversa sulle passerella di stagione. Moderate le sue rivisitazioni nineties, fatte di jeans strappati e toppe preziose (Ashish, Au Jour le Jour), a metter d’accordo uomini e donne è la sua trasformazione in chiave formale. Su vestiti rigorosi ma iperfemminili (Gucci), così come su completi di carattere, ma adeguati anche all’ufficio (Michael Kors), il denim è il vero alleato di ferro della stagione estiva.

Velluto blu, ma non solo: tinto in nuance profonde come in toni di terra, dal borgogna al sabbia, il velluto si scrolla di dosso quella patina polverosa da giacca a costine da intellettuale anni Settanta, per avvolgere morbidamente la silhouette, trasformato in kimono stretto in vita (Gucci, Matthew Williamson) o con allacciature e oblò che suggeriscono una femminilità rigorosa ma estremamente consapevole (Costume National, Fendi).

Giardini in fiore: nel film Il diavolo veste Prada la perfida direttrice Miranda Priestly li definiva con ironia come ‘l’avanguardia della stagione estiva’. Se fiori e ricami floreali non possono certo essere definiti come la novità assoluta dei mesi caldi dell’anno, stupisce di certo la loro interpretazione su queste passerelle. In rilievo, ricamati, sbocciano sugli abiti, gonne e accessori, posizionandosi ad arte. Rigorosi come un giardino botanico (Erdem) o più dichiaratamente civettuoli (Iceberg) perdono la loro allure naive trasformandosi in vere e proprie armi di seduzione.

Mini lunghezze, maxi proporzioni: sono quelle delle gonne di stagione. Corte, cortissime, ma a corolla, a ricordare il new look degli anni Cinquanta, e regalare eleganza ad un capo che, dagli anni Sessanta di Mary Quant in poi, è sempre stato considerato come ‘la pietra dello scandalo’. Sdrammatizzata da stampe giocose (Stella Jean) o dal carattere forte quando colorata di nuance militari (Marc Jacobs) si indossa agevolmente di giorno e di sera, colorando le stampe con tinte più notturne, come da Mary Katrantzou, o regalando un twist inaspettato alle lunghezze (David Koma).

Pronte per Coachella: estate stagione di festival musicali. Da Coachella al Burning man, la moda ne subisce la fascinazione ormai da qualche stagione, rivisitando lo stile hippy così amato da it girls e celebrities che ogni anno si raccolgono sotto il palco del raduno più di tendenza, per ballare al ritmo di indie e country folk. Le frange movimentano vestiti, pantaloni, gilet, trait d’union tra le interpretazioni più fedeli al tema (Alberta Ferretti, Etro) e quelle che lo elevano attraverso l’utilizzo di volumi morbidi ma essenziali (Brunello Cucinelli) o colori dalla raffinata purezza (Salvatore Ferragamo).

Lungo sì, ma con spacco: non solo gonne a corolla, per questa stagione estiva. Il lungo non si riserva più soltanto agli eventi formali, ma trova la sua perfetta collocazione anche all’ora dell’aperitivo. La chiave di lettura però, è sexy, con lo spacco che arriva in alto, a scoprire maliziosamente le gambe. Il segreto è declinarlo su volumi e tessuti leggeri, e colorarlo di tonalità primarie, che non lasciano spazio a indecisioni: Ungaro sceglie il rosso fuoco per vere femme fatale con tanto di veletta, da Ports 1961 si preferisce un bianco virginale, Versace e Tom Ford fanno salire la temperatura di molti gradi puntando tutto sul potere seduttivo del nero.

Seventies glam: Anjelica Houston e Bianca Jagger, o anche Amy Adams in American Hustle, come fonti di ispirazione. La moda riscopre il lato più audace dei seventies, fatto di macro-stampe, colori vitaminici e scolli profondi. Missoni colora i pantapalazzo di giallo canarino, la donna di Max Mara, di cui proprio Amy Adams è la nuova testimonial preferisce accessori sopra le righe, occhiali dalle montature massimali e fedore, Gucci porta il glam al massimo della sua espressione, stringendo in vita i top in pelliccia, ai piedi cuissardes in suede.

Joining the Army: si prepara ad unirsi all’esercito, senza dimenticare la femminilità nell’armadio. La nuova donna immaginata dai designer più in vista, sa unire un piglio marziale ad un’inattesa e piacevole dolcezza. Da N°21 Alessandro Dell’Acqua accorcia le giacche militari trasformandole in minidress dall’allure bon ton, grazie ai colletti in seta, e li abbina a sandali leziosi, incroci di satin che si trascinano sensualmente per la passerella; lo stesso stratagemma lo usa Sonia Rykiel, che aggiunge degli shorts e sostuisce gli incroci di satin a quelli di pelle; persino griffe solitamente votate ad un minimalismo composto come Sacai optano per delle maliziose camicie in seta effetto nude che fanno capolino dalle field jacket. Un mix pericoloso, che promette di fare molte vittime, soprattutto nell’immaginario maschile.