Dormire in una casa galleggiante o in un bunker? In Olanda si può!
Wikkelboat

Dormire in una casa galleggiante o in un bunker? In Olanda si può!

di Rita Bossi

Quattro piccole case galleggianti sono sorte sul porto di Rotterdam, mentre a Hoek van Holland si dorme in un bunker della Seconda Guerra Mondiale. Nel segno della sostenibilità

Le case ‘sostenibili’ sull’acqua

A Rotterdam sono state installate quattro minuscole case galleggianti. Le “Wikkelboats”, ormeggiate a un molo lungo 36 metri, offrono spazi accessibili a tutti durante il giorno e una sistemazione assolutamente originale a chiunque voglia trascorrervi la notte. Le prime apriranno i battenti il 1° luglio, e risultano in gran parte autosufficienti e hanno la parte superiore composta da 24 strati di cartone ondulato riciclato. Dispongono di vasca idromassaggio e di un pontile dal quale si gode una vista spettacolare sullo skyline della città. Possono essere utilizzate per diverse funzioni: di giorno come area meeting o lounge per ospiti, di notte possono accogliere fino a 8 persone. Le Wikkelboats sono ormeggiate, pertanto non è possibile navigare ma solo soggiornarvi. Sander Waterval ne è l’ideatore, oltre a essere fondatore e comproprietario del porto turistico “The Red Apple Marina”, sempre a Rotterdam. Tante le iniziative dentro e intorno al porto di Rijnhaven che contribuiscono a rendere ancora più interessante e bella questa parte della città.

2 Wikkelboats
Wikkelboat
Le case galleggianti sono ormeggiate a un molo lungo 36 metri

Dormire sottoterra in un bunker

A una trentina di chilometri da Rotterdam, nella zona di Hoek van Holland lungo la costa olandese, si trovano ancora numerosi bunker nascosti tra le dune trasformati in alloggi. Un soggiorno in mezzo alla natura immersi nella storia. Dopo 76 anni dalla liberazione dei Paesi Bassi dall’occupazione tedesca, i primi bunker nella zona di Hoek van Holland sono stati convertiti in alloggi sostenibili. L’associazione no-profit Cocondo ha lanciato un programma di ricostruzione e mantenimento per dare una seconda vita a queste strutture, un tempo ermetiche, buie e considerate invincibili. A queste costruzioni viene dato un nuovo scopo, trasformandole in luoghi di soggiorno molto speciali; una sorta di edilizia costiera sostenibile, ecologica e mimetizzata con l’obbiettivo di preservare il patrimonio storico, la sua natura circostante e scoprire come il patrimonio e la natura possono completarsi a vicenda. Grazie alla collaborazione con designer e artisti, questi rifugi sono stati trasformati in alloggi unici e sostenibili e nella trasformazione si sono utilizzano materiali naturali ed ecologici che hanno tengono conto delle caratteristiche esistenti del bunker e della natura circostante.

3 Bunker della Seconda Guerra Mondiale
Cocondo
Nella zona di Hoek van Holland si trovano numerosi bunker nascosti trasformati in alloggi

Da vecchio bunker telefonico ad alloggio per famiglie

Hoek van Holland comprende l’area Natura 2000 e il monumento nazionale ‘Het Vinetaduin’ che ospita circa 60 bunker protetti. Qui si trova anche un ex bunker telefonico, costruito nel 1943, rifugio militare tedesco in cemento armato. Dopo la trasformazione, il fortino può ospitare una famiglia di 4 persone. E’ dotato di soggiorno, bagno e una bella camera da letto (una volta la stanza del centralino telefonico!), mentre la seconda camera è stata ricavata da una ex finestra interna e da direttamente sul terrazzo all’esterno. I lavori in legno sono stati disegnati da Remko Verhaagen e realizzati da Thijs Brandsma con un legno di quercia di 75 anni per ricordare i 75 anni dalla liberazione. Il ricavato degli affitti viene interamente investito nella conservazione e nello sviluppo del patrimonio e della natura circostante.