Miss Aprile, in lattice, domina una poltrona rossa con frustino alla mano. È Candice Huffine, la modella curvy del nuovo The Cal

Siede con eleganza su un divano bianco. È vestita di nero. Ai piedi un paio di decolleté in suede che aggiungono un’altra decina di centimetri al suo metro e ottanta. Indossa pantaloni skinny in pelle, un blazer con revers profilati d’oro e un top in voille che non lascia all’immaginazione molto lavoro da fare.

Candice Huffine è di una bellezza disarmante. Quella consapevole. Quella che può sentirsi a suo agio in qualsiasi momento, in qualsiasi situazione. Anche di fronte all’obiettivo di un fotografo che ha contribuito a scrivere la storia della moda. «Avevo già lavorato con Steven Meisel, per la copertina di Vogue, a giugno del 2011 e per un altro servizio pochi mesi dopo. Lui ama la bellezza femminile, anche quella formosa. Ma quando ho ricevuto la telefonata in cui mi invitavano a partecipare al Calendario Pirelli sono rimasta senza parole», racconta ad Icon la modella americana già scelta dallo stesso fotografo per apparire al fianco delle altre 49 donne per l’edizione dedicata al 50° anniversario di Vogue Italia.

«La mia idea di bellezza si sposa con quella di felicità», continua la giovane statunitense. «E io sono felice di essere così. Mi sento bene nel mio corpo, da sempre, e non mi sono mai sentita discriminata per questo. Fin da ragazzina quando facevo parte del team di cheerleaders della scuola: ero la più robusta e toccava sempre a me far volteggiare le mie compagne».

Sul tavolino da caffè della sala al primo piano di Palazzo Parigi a Milano che ha ospitato l’intervista, il Calendario del 2015 è aperto sul mese di aprile. Per The Cal Candice Huffine è stata ritratta a seno nudo. I capelli cotonati incorniciano un viso severo. In mano dominano un frustino, le curve sono esaltate da un body in lattice nero, le gambe velate sotto a calze autoreggenti. «È stato semplice. Meisel sapeva quello che voleva e in meno di un’ora abbiamo scattato la foto per il mese di aprile. Lui è così. Meticoloso e determinato. Ma ci sono state volte che è riuscito a farmi piangere di fronte a un suo scatto. Non mi sarei mai immaginata di risultare così bella».

Il prossimo step, oltre a convincere gli stilisti a disegnare sempre più capi anche per donne formose, è quello di poter sfilare su quelle passerelle di moda che ora sono dedicate solo a modelle taglia 38. «È il mio obiettivo. Ma bisogna fare un passo alla volta. Poter comparire in uno specchio come The Cal che incarna da cinquant’anni l’idea della bellezza, è stato già un grande successo», conclude la modella che svela in anteprima il suo outfit per la cena di Gala nel giorno della presentazione del Calendario. «Indosserò un abito che Sophie Theallet ha creato apposta per me. Un capo che esalta le mie forme, nero, semplice, sexy. Ma soprattutto comodo»