3 musei esperienziali del vino da visitare tra Italia e Francia

3 musei esperienziali del vino da visitare tra Italia e Francia

di Penelope Vaglini

Gli indirizzi da vedere per conoscere la storia, i metodi produttivi e i territori dove nascono i migliori vini del mondo attraverso esperienze interattive, mapping e realtà aumentata

Ogni goccia di vino racconta la propria storia in modo personale e sempre differente, poiché sono molteplici i fattori che ne influenzano il gusto. Primo tra tutti il tempo, cristallizzato all’interno di ogni bottiglia, con il suo ritmo che scandisce la maturazione della vigna, le fasi di produzione e l’affinamento. Per non parlare del terroir, termine che racchiude un mondo fatto di clima, tipologia di suolo, vicinanza con il mare o, in senso più ampio, delle caratteristiche morfologiche di una determinata zona. Per raccontare tutte le sfumature che hanno reso grande il vino attraverso i secoli, sono nati dei musei interattivi che, grazie alla tecnologia e ai dispositivi smart, sono in grado di immergere i visitatori in un incredibile universo liquido. Tra Francia e Italia, ecco quindi tre musei esperienziali del vino che ogni wine lover dovrebbe visitare almeno una volta nella vita.

Cité du Vin, Bordeaux

A Bordeaux, la Cité du Vin mostra al grande pubblico le diverse dimensioni e sfaccettature del vino passando da quella culturale e sociale a quella storica. All’esibizione permanente, che presenta differenti vitigni provenienti da tutto il mondo, si affianca l’organizzazione di eventi, workshop e mostre temporanee, pensate per gli oltre 400 mila visitatori appassionati ed esperti wine lover, che ogni anno passano da Bordeaux. All’interno di una struttura architettonica contemporanea che si eleva verso i cieli della città francese, la Cité du Vin si ispira, nella forma, all’anima del vino e alla sua fluidità nel bicchiere, rappresentandone l’infinita e immateriale rotondità. Il richiamo è anche alle increspature della Garonna, il fiume che attraversa la città, mentre i riflessi dorati della facciata ricordano lo scintillio delle sue acque e le tipiche facciate bordolesi in pietra.

All’interno di questo “monumento al vino” si sviluppano oltre 3000 mq di aree espositive, suddivise in diciannove zone tematiche da esplorare nell’ordine che si preferisce. Attraverso tecnologie digitali ed esperienze interattive, ogni area del museo racconta in modo inedito la storia del vino, l’evoluzione dei territori e dei metodi produttivi. Il tutto accompagnato da una guida digitale attivabile sullo smartphone, che permette alle animazioni e alla realtà aumentata di prendere vita e racconta in otto lingue diverse le storie di ogni singola installazione. Schermi giganti che mostrano la diversità dei paesaggi del vino, viaggi olfattivi per scoprire le chiavi del tasting, uno spazio dedicato al food pairing e alle ultime tendenze, fino a un approfondimento su Bordeaux e i suoi territori vocati al vino di qualità. Queste sono solo alcune delle esperienze offerte della Cité du Vin, che terminano con una degustazione sul belvedere a 35 metri di altezza, con una vista mozzafiato sulla città e uno scenografico soffitto completamente rivestito di bottiglie di vetro.

Cité du Vin – 134 Quai de Bacalan, 33300 Bordeaux, Francia

Pressoria, Champagne

Inaugurato il 2 luglio 2021, Pressoria è il primo museo interattivo completamente dedicato alle bollicine più famose del mondo. Immerso nel cuore della Champagne, più precisamente ad Aÿ a nord della Marna, l’edificio circondato dai vigneti accoglie visitatori internazionali per un viaggio sensoriale alla scoperta dei vitigni, dei metodi di produzione e degli aromi che caratterizzano uno dei vini più amati e celebrati di sempre. All’interno di un edificio del 1890 completamente rinnovato e ampliato (un tempo di proprietà di Pommery), ha preso forma un progetto che mette in luce la memoria, i gesti e le emozioni connesse a ogni fase di vita dello Champagne – dalla vigna alle cantine – fino al momento in cui le bollicine abbracciano il calice, pronte per essere degustate.

Il percorso sensoriale immaginato dallo studio di Architettura Philéas e dagli scenografi di Casson Mann passa attraverso proiezioni immersive che mostrano il mutare dei paesaggi della Champagne al passaggio delle stagioni, il ciclo di vita dei vitigni, l’importanza del terreno e le note aromatiche che sprigionano Chardonnay, Pinot Noir e Meunier. La visita di Pressoria si articola su due livelli: al piano terra si inizia con un video mapping, per poi approfondire le tematiche legate al suolo, alla pioggia e al sole, fino ad arrivare al gesso – materiale importantissimo per questi territori. Al primo piano l’esperienza mette l’accento sulla produzione dello Champagne, l’assemblaggio e, con un’installazione cinematografica e interattiva, racconta la nascita delle bollicine e la loro importanza nel donare l’inconfondibile texture allo Champagne. Conclude il tour una galleria ricca di specchi e luci ideale per scattarsi una foto, mentre il “bar à Champagne” con vista sulle vigne di Aÿ attende i visitatori per degustare le etichette più interessanti.

Pressoria, Voyage Sensoriel au coeur du Champagne – 11 Bd Pierre Cheval, 51160 Aÿ-Champagne, Francia

Tempio del Brunello, Montalcino

Come per Pressoria, anche il Tempio del Brunello ha aperto le porte al pubblico nel luglio del 2021. In questo caso, invece che tra le vigne dello Champagne, ci troviamo nel complesso monumentale di Sant’Agostino a Montalcino, dove nasce uno dei vini più celebri al mondo, conosciuto per la sua eccellente vocazione all’invecchiamento. Il progetto del Tempio del Brunello nasce per dare forma a un percorso interattivo capace di raccontare tutte le sfumature che caratterizzano l’identità del territorio toscano. Partendo dal chiostro coperto dell’ex convento del tredicesimo secolo, muniti dell’app L’Oro di Montalcino, gli ospiti possono addentrarsi alla scoperta dei quattro pilastri del Brunello, scendendo al livello inferiore del Tempio del Brunello con una discesa che richiama una passeggiata nelle preziose cantine della zona, custodi di veri e propri tesori liquidi. L’allestimento a cura di Opera Laboratori ed ETT racconta della biodiversità della zona, della ricchezza del terreno, dell’influenza del clima e del fattore umano, capace di fare la differenza.

La proiezione de ‘Le Voci del Brunello’ è la testimonianza emozionale dei più grandi produttori della zona, tra cui Franco Biondi Santi, i quali raccontano del loro stretto legame con la terra. C’è poi un mapping che mostra la storia di Montalcino attraverso importanti opere artistiche, mentre risalendo nel chiostro sono disponibili diverse postazioni con visori di realtà virtuale per godere “dall’alto” degli scorci mozzafiato dei paesini e delle tenute più suggestive della zona. Infine, per chi volesse degustare il meglio del Brunello, è disponibile un’enoteca con sommelier digitale che, attraverso dei tag NFC, guida i visitatori all’assaggio e permette di cogliere i gesti e i rituali che accompagnano la degustazione del Brunello, nobile ed elegante vino toscano.

Tempio del Brunello – Via Ricasoli, 31, 53024 Montalcino (SI)