Il valore dell’immagine nella comunicazione attraverso l’interpretazione di un giovane autore

…passato e presente si mescolano: le immagini di un tempo diventano più vivide mentre la memoria del presente si indebolisce giorno dopo giorno.

Con queste parole Greta Vernia descrive il suo progetto fotografico Il ricordo dell’Alzheimer. Un progetto che serve alla fotografa per raccontare ed esorcizzare il disagio psicologico di un suo familiare affetto da questa malattia. La luce, la situazione e i luoghi, ma soprattutto lo sguardo di Greta rendono visibile da una parte il disagio, causato dalla perdita della memoria, e dall’altra il turbamento di chi assiste a un tale cambiamento.

Non si tratta solamente della narrazione di una malattia ma della storia di una quotidianità fatta di assistenza continua, di una coesistenza tra presenza e perdita, di flash e ombre, di esistere e vivere, continua.

Qui colpisce la capacità comunicativa, la forza narrativa dell’emozione. Greta riesce a trasmettere ciò che prova senza filtro con grande sincerità e senza nessuna pretesa. É proprio questa trasparenza che mi emoziona. Il semplice e l’essenziale. La sua prima storia documentaristica visiva. Una di quelle storie in cui gurdando le immagini ascolti le parole.

Greta Vernia nasce in Texas nel 1999. Dopo aver vissuto in alcune città italiane seguendo gli impegni di lavoro della famiglia, oggi vive a Crema dove lo scorso luglio si è diplomata presso il liceo linguistico statale Racchetti Da Vinci. Attualmente frequenta l’Accademia di Fotografia John Kaverdash a Milano.