Le 10 residenze d’artista più belle del mondo
Renata Padovan

Le 10 residenze d’artista più belle del mondo

di Carolina Saporiti

Le residenze per artisti non sono solo un cambio di luogo di lavoro. Dall’Italia al Sud America, passando dalla Norvegia e anche dal Senegal ecco alcune delle più importanti

L’Italia ne può vantare diverse sul suo territorio, ma altre storiche o nuove si trovano in tutto il mondo. Le residenze per artisti sono luoghi, di solito scenografici e speciali, che permettono ai creativi selezionati, di soggiornare per un determinato periodo di tempo al loro interno, per lasciarsi ispirare e contaminare. Alcune sono dedicate a una disciplina artistica in particolare, ma la maggior parte – proprio credendo nella potenza della contaminazione e nel valore dell’interconnessione – sono aperte ad artisti che lavorano in ambiti e discipline diverse. I risultati sono sempre sorprendenti. E a giudicare dalle location, non c’è da meravigliarsi. Abbiamo selezionato diece residenze d’artista da tenere d’occhio.

The Swatch Art Peace Hotel, Shanghai, Cina

Lo Swatch Art Peace Hotel è uno dei punti di riferimento di tutta Shanghai, si trova  nell’iconico quartiere di Bund. In base a un progetto sviluppato dal Gruppo Swatch, l’ex Palace Hotel è stato riportato al suo antico splendore, guardando ai documenti d’archivio e alle foto dell’epoca. Due piani dell’edificio sono dedicati oggi al progetto di residenza artistica, che ha inaugurato nel 2011 per dare voce alla sua immensa passione per l’arte e per coloro che la rendono possibile. Lo Swatch Art Peace Hotel è una residenza unica per artisti, dove le anime creative di tutto il mondo possono incontrarsi, vivere e lavorare in completa libertà.

Il progetto punta a coinvolgere artisti da tutto il mondo nel pieno spirito di Swatch, un brand che abbraccia la diversità, la libertà di espressione, l’innovazione e che crede fortemente nella capacità degli artisti di rendere il mondo un posto migliore. Sono sempre presenti fino a diciotto artisti provenienti da qualunque disciplina e di qualsiasi origine, invitati a vivere e lavorare per alcuni mesi all’interno di una delle unità (laboratorio e appartamento) dell’edificio. Gli artisti non hanno alcun vincolo in relazione all’organizzazione o alla natura del lavoro intrapreso durante la loro permanenza. Sono liberi di portare avanti progetti individuali o collettivi e di operare in base alla loro programmazione e ai loro piani. 

Castel Caramel, Castillon, Francia

Castel Caramel è un’istituzione culturale privata senza scopo di lucro che ha sede nel sud della Francia e che si dedica alla creazione di arte dal 1988, quando fu acquistata dall’artista viennese, Ernst Fuchs. Fino alla sua morte, nel 2015, l’edificio ha ospitato lo studio di Fuchs ma, negli anni, è diventato anche un centro di scambio tra artisti, curatori, poeti, musicisti e collezionisti. Oggi l’eredità di Ernst Fuchs e del suo atelier vengono portate avanti attraverso le residenze annuali per artisti e gli eventi per sostenere gli artisti e la comunità artistica della Riviera. 

Alla fine degli anni Ottanta, l’artista austriaco Ernst Fuchs lasciò Vienna e decise di trasferirsi a Monaco. Il principe Ranieri gli offrì un bellissimo atelier al porto, ma Fuchs desiderava comunque più tranquillità e isolamento per sviluppare una nuova serie di dipinti. Alla ricerca del posto giusto, lui e la sua manager dell’epoca, l’attuale proprietaria di Castel Caramel, la dottoressa Cornelia Mensdorff-Pouilly, percorsero la costa e le Alpi Marittime. Fu al primo sguardo di Castel Caramel che Fuchs si innamorò e decise che era proprio quello che stava cercando. 

Palazzo Monti, Brescia, Italia

Palazzo Monti, a Brescia, è un centro culturale che ospita un programma di residenze, uno spazio espositivo e una collezione privata. Fondato nel 2017, il Palazzo è un incubatore di creatività e produttività, che offre agli artisti la possibilità di trovare ispirazione, stringere nuove relazioni e creare collaborazioni. Situato in centro città, risale al XIII secolo e conserva ancora dei magnifici affreschi del 1750. Trasformati in laboratori i suoi spazi sono vivi dalla mattina presto fino a tarda notte. 

Gli artisti, provenienti da tutto il mondo, sono invitati a condividere la loro quotidianità e a sperimentare diverse pratiche artistiche: pittura, fotografia, scultura, arti visive e design, immergendosi in un ambiente unico e creativo. A oggi, oltre 200 artisti provenienti da 50 Paesi sono stati accolti da Palazzo Monti. Qui hanno realizzato dipinti e stampe, installazioni e oggetti in ceramica, ferro, bronzo, marmo o legno, ispirati dal territorio italiano. Completamente indipendente, il programma di residenze d’artista è stato fondato nel 2017, finanziato e curato da Edoardo Monti, collezionista e curatore bergamasco.

Black Rock, Dakar, Senegal

Black Rock Senegal è nato dall’esigenza diretta di coinvolgere l’Africa in un modo molto più personale nel mondo dell’arte. Chiamato così per le rocce vulcaniche che ricoprono la sua costa, Black Rock è un programma multidisciplinare di residenza per artisti fondato dal famoso artista Kehinde Wiley nel 2019. La residenza riunisce artisti internazionali che vivono e lavorano a Dakar, in Senegal, per soggiorni che vanno da 1 a 3 mesi. Il progetto Black Rock è stato concepito dall’architetto senegalese Abib Djenne con la collaborazione di Wiley, Fatiya Djenne e Aissa Dione.

Il complesso comprende una residenza e uno spazio studio per Wiley, oltre a tre appartamenti di residenza a uso singolo con spazi studio adiacenti. La missione di Black Rock è sostenere la creazione artistica attraverso lo scambio collaborativo e stimolare un cambiamento nel discorso globale sul significato dell’Africa nel mondo oggi. Come artista che lavora in Occidente, Kehinde Wiley desiderava uno spazio di rinnovamento per esplorare nuove idee e creare opere al di fuori del contesto occidentale. Black Rock è la risposta diretta al suo desiderio di avere un rapporto incontrastato con l’Africa, il riempimento di un grande vuoto che condivide con molti afroamericani. 

Officina Malanotte, Treviso, Italia

Ha preso il via quest’anno la residenza di Officina Malanotte che ha ospitato cinque artisti per tre settimane negli incredibili spazi industriali (un’ex officina meccanica per trattori e attrezzature per l’agricoltura), recentemente acquisiti dalla tenuta Bonotto Delle Tezze, che li ha riattivati in un’innovativa operazione culturale pensata a beneficio della comunità. Il progetto è a cura di Daniele Capra. Il progetto è nato con la volontà di dare agli artisti la possibilità di esprimersi e leggere uno spazio dimenticato, attraverso una nuova produzione di opere e restituire uno spazio che per la comunità era stato importante.

Durante le tre settimane di residenza i cinque artisti hanno vissuto a Tezze di Piave, una frazione di Vazzola nelle vicinanze del suggestivo Borgo Malanotte, condividendo la propria quotidianità con la famiglia proprietaria, i collaboratori e con la comunità, liberi di condurre la propria ricerca potendosi confrontare con gli spazi. L’ex officina è un luogo segnato dalla storia del lavoro, dall’odore di olio e grasso, con un gli uffici rimasti cristallizzati come negli anni Ottanta e un magazzino abitato ancora da migliaia di ricambi di parti meccaniche. 

NXTHVN, New Haven, Connecticut, USA

NXTHVN è un nuovo modello artistico che dà la possibilità ad artisti e curatori di accedere a momenti di formazione e di facilitare l’accesso a un ecosistema vivace. NXTHVN è un acceleratore dedicato alle nuove generazioni della comunità. Obiettivo è favorire il mantenimento dei talenti artistici professionali, contribuendo a catalizzare New Haven un centro artistico di livello mondiale. Il programma di borse di studio dura un anno e combina il sostegno finanziario, il supporto con gli aspetti amministrativi e teorici della professione, attraverso mentorship individuali. 

NXTHVN è stata fondata da Titus Kaphar, Jason Price e Jonathan Brand. Il loro obiettivo principale era duplice: costruire un modello alternativo di tutoraggio artistico e di consulenza alla carriera attraverso un programma di studi appositamente concepito e, contemporaneamente, mettere in moto opportunità significative. NXTHVN sorge in due ex stabilimenti produttivi nel quartiere Dixwell di New Haven, nel Connecticut. Ai borsisti di NXTHVN vengono concessi spazi per lo studio e l’accesso alle risorse come nelle tipiche residenze per artisti, ma viene anche chiesto loro di trasmettere le proprie conoscenze facendo da tutor a uno studente apprendista locale

The Arctic Hideway, Norvegia

The Hideaway è un hotel in Norvegia che per volontà del fondatore, il musicista jazz Håvard Lund, nell’estate del 1995 ha aperto i suoi spazi anche ad artisti in ambito musicale come residenza. Il progetto si chiama Fordypningsrommet Fleinvær ed è nato da un workshop interdisciplinare tenutosi a Saltdal nell’estate del 1995. L’idea alla base è che solo negli incontri interdisciplinari la società si muove e si innova.

Si può richiedere di utilizzare una delle case da soli oppure in gruppo – fino a un massimo di 4 persone contemporaneamente. Ognuno ha il proprio studio e la propria camera da letto, oltre all’accesso alla cucina, al bagno e alla sauna in comune. Ci sono diverse aree di lavoro a seconda del progetto, una sala studio luminosa che può essere utilizzata per l’arte, la scultura o la musica (con illuminazione, impianto audio e pianoforte elettronico Yamaha). 

Labverde, Amazzonia, Brasile

Creato nel 2013, LABVERDE è una piattaforma transdisciplinare con sede nell’Amazzonia brasiliana. Il suo obiettivo principale è lo sviluppo di linguaggi artistici legati all’ambiente, lavorando sui temi della produzione e della democratizzazione della conoscenza attraverso residenze, conferenze, mostre, festival, workshop e pubblicazioni. Artisti, indigeni, scienziati si uniscono per riconoscere e raccontare la natura, nel tentativo di creare nuovi modi di esistenza e interazione con l’ambiente e di co-immaginare nuovi approcci agli ecosistemi attuali.

Labsonora è un programma di residenza collaborativo e immersivo per la composizione musicale e la produzione sonora, basato sull’ascolto sensibile degli ambienti e sulla ricerca nel campo della cultura orale, della musica ancestrale, della bioacustica e della registrazione sul campo. Un gruppo di musicisti, curatori, ecologi, antropologi, attivisti sono incoraggiati a creare qualcosa insieme, con l’obiettivo finale di costruire un nuovo paesaggio sonoro per l’Amazzonia. Labsonora è il risultato di una collaborazione tra Labverde e Se Rasgum Produções (PA) e prevede una residenza nella foresta pluviale, un processo di scambio online insieme a LabSônica (Oi Futuro) e un festival musicale a Manaus, che si terrà il 16 e 17 dicembre 2022.

Fabrica, Treviso, Italia

Fabrica, fondata nel 1994 da Luciano Benetton e Oliviero Toscani, nasce come centro di ricerca per la comunicazione moderna; è un luogo di incontro che vive e si trasforma attraverso un continuo scambio di esperienze, secondo una metodologia che mutua dalla bottega dell’arte rinascimentale il concetto di “imparare facendo” all’interno di un’antica villa, restaurata e ampliata dall’architetto giapponese, Tadao Ando.

Fabrica funziona come un incubatore di talenti. Ogni sei mesi un gruppo di giovani creativi sotto i 25 anni, selezionati da tutto il mondo, intraprende un percorso di formazione e ricerca attraverso la fotografia, la comunicazione visiva, l’interaction design, il video e la scrittura. Il semestre è curato da un Program Director internazionale selezionato all’interno del network di Alumni che, dopo la loro residenza a Fabrica, si sono contraddistinti per aver raggiunto importanti risultati in ambito artistico. Il programma è costituito da una serie di workshop, conferenze e proiezioni che coinvolgono mentor, esperti internazionali, artisti visionari e professionisti che accompagnano i giovani creativi nel loro percorso di ricerca.

The Chinati Foundation, Marfa, Texas, USA

La Chinati Foundation è un museo d’arte di Marfa, in Texas, basato sulle idee del suo fondatore, l’artista Donald Judd al quale si deve il merito di aver creato quella che oggi è Marfa, cioè un centro artistico d’importanza mondiale, in mezzo a un deserto. L’accento è posto su opere in cui l’arte e il territorio circostante sono inestricabilmente legati.

Il programma Artists in Residence della Chinati Foundation è stato istituito nel 1989 con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di artisti di età, provenienza e discipline diverse. Il programma offre ad artisti di tutto il mondo l’opportunità di lavorare in un ambiente naturale e suggestivo. Al termine della residenza vengono spesso organizzate delle mostre. Queste diventano una parte importante del programma di mostre temporanee del museo e forniscono un contrappunto vitale alla collezione permanente.