Mediterraneo di fine estate: viaggio a Maiorca e Minorca
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Mediterraneo di fine estate: viaggio a Maiorca e Minorca

di Carolina Saporiti

Autunno alle Baleari: dove dormire, mangiare e quali spiagge frequentare in due delle isole dell’arcipelago spagnolo. Autentiche, silenziose e con infinite possibilità di attività… un itinerario per godere di tutte le loro bellezze

Il Mediterraneo di fine estate e inizio autunno ha un fascino irresistibile. Chi ha la possibilità di prendersi qualche giorno di ferie tra settembre e ottobre lo dice sempre (facendo invidia a chi non l’ha mai provato), è il periodo migliore per godersi le spiagge deserte e le ultime giornate di sole calde. E un fascino ancora più travolgente lo hanno le isole che, con la loro distanza dalla terraferma, traghettano chi ci arriva in un’altra dimensione: dove il tempo scorre più lento e le preoccupazioni vengono spazzate via dal vento.

L’arcipelago delle Isole Baleari è, a ragione, uno dei più frequentati. Abbiamo intrapreso un piccolo viaggio tra Maiorca e Minorca, due isole gemelle un po’ meno frequentate da noi Italiani rispetto a Ibiza e Formentera, ma con tanto da scoprire.

Minorca, l’isola naturalmente lenta
Partiamo dalla più piccola Minorca. Se dovessimo descriverla con un aggettivo, sceglieremmo lenta. Sull’isola più orientale delle Baleari non si va a caccia di dj set o hotel di lusso; si va invece per entrare in sintonia con il suo ritmo dolce, per godere dei 216 km di costa e per il suo entroterra rurale, con circa 70mila km di muri a secco che attraversano campi e dolci colline. Minorca dal 1993 è dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco, grazie ai suoi ecosistemi e habitat naturali come le zone umide del Parc Natural S’Albufera des Grau o i siti archeologici che risalgono all’età del bronzo. Il patrimonio archeologico e culturale è infatti un’altra importante risorsa turistica. Sono presenti interessanti complessi monumentali come il centro storico di Ciudadela, resti preistorici come la Naveta des Tudons, scavi come quelli di Mahón, oppure piccoli borghi marinari che conservano a tutt’oggi le loro antiche tradizioni.

Un buon modo per scoprire l’isola, soprattutto quando le temperature sono miti, è intraprendere il Camí de Cavalls, un cammino che segue una mulattiera di 700 anni fa: percorrerne un tratto fa scoprire le bellezze naturali di Minorca (sull’isola vivono una tretina di varietà di orchidee, per esempio) e anche alcune spiagge che non si possono raggiungere in auto. Ma si può anche decidere di noleggiare una bicicletta od organizzare un’uscita a cavallo per godersi lo spettacolo, l’importante è farlo alla giusta velocità.

Minorca, dove dormire
Tra le nuove aperture più interessanti segnaliamo: Cristine Bedfor Guest Hotel, situata nel centro storico della cittadina Maó, progettato da Cristine insieme al suo amico, interior designer, Lorenzo Castillo; l’Hotel Melia Cala Galdana; e Lago Resort Menorca.

Minorca, dove mangiare
In un ambiente spazioso che combina elementi industriali con arredi in legno naturale, Smoix è la casa dove lo chef Miquel Sanchez propone piatti in cui mescola le tradizioni e i sapori di Minorca con quelli messicani.
Sa Llagosta’ si trova nel porto di Fornells, culla dello stufato di astice che oltre in questa maniera, viene preparato anche saltato, al forno, gratinato con aioli, alla griglia, bollito, alla andalusa, con cipolle, allo zibetto, con il riso…
Consigliati anche Sa Pedrera des Pujol e Torralbenc.Da assaggiare il famoso formaggio dell’isola, Queso Mahón, prodotto con latte pressato a mano e non pastorizzato e stagionato da uno a sei mesi. Uno dei migliori produttori è Subaida.

Le migliori spiagge di Minorca
Cala Presili, Cala Pregonda, spiaggia di Algaiarens e spiaggia di Atalis.

Le seduzioni di Maiorca

Se volessimo invece descrivere con una parola la sorella grande di Minorca, potremmo usare “seducente”. Maiorca è un’isola, date le sue maggiori dimensioni, più difficile da scoprire, ma mano a mano che si svela non può che sedurre i nostri cuori. Offre tante opportunità diverse: spiagge dal mare cristallino, montagne selvagge, dolci colline con vigneti e prati ricoperti di alberi di mandorlo e le maestose scogliere calcaree della Serra de Tramuntana. Ma ovviamente il fulcro, data la natura del luogo, è la costa con tutte le insenature che si incontrano viaggiando da ovest, dove ci sono più scogliere, a nord con le baie ricoperte di pini fino ad arrivare alle spiagge deserte a est o a quelle sabbiose del sud.

In autunno, quando fa meno caldo, si può approfittare per vivere l’isola anche nel suo entroterra, in bicicletta o percorrendo alcuni trekking che portano a dei monasteri in cima alle colline… E se un tempo Maiorca si era riempita di grandi hotel e villaggi turistici, oggi la gente del posto è tornata a promuovere le proprie radici, rinnovando le case padronali, le tenute di campagna e le fincas (fattorie), trasformandole in alberghi speciali. La visita dell’isola non può tralasciare La Seu, la cattedrale di Palma in riva al mare, dove la cappella contemporanea di Miquel Barceló si aggiunge alla magnificenza dell’architettura gotica e una passeggiata per gli ex quartieri arabi ed ebraici e una gita a Valldemossa per vedere il monastero certosino.

Maiorca, dove dormire

Tra le novità del 2021 o riaperture interessanti segnaliamo: Hotel Concepció by Nobys che ha sede in una fabbrica di saponi del XVI secolo rinnovata e che ora offre 31 camere e suite; LJs Ratxo Eco Luxury Retreat; e Can Cera.

Maiorca, dove mangiare

Molto interessante la scena gastronomica dell’isola con numerosi ristoranti stellati, tra cui Dins Santi taura, Es Racó des Teix, Andreu Genestra, Marc Fosh. Consigliati anche El Camino e A Ca Na Toneta.
Da assaggiare il dolce tipico Ensaimada de Mallorca, preparato con un impasto lievitato ripieno di strutto.

Le spiagge più belle di Maiorca

Cala Llombards, Cala Torta, Canyamel, S’Illot, Es Trenc.