Moschino rende omaggio all’artista americano Tony Viramontes

Il tratto colorato, veloce ma ricco di dettagli dell’artista californiano Tony Viramontes ha dato vita ad alcune delle immagini più sensuali ed espressive degli anni 80′. Illustratore di moda, fotografo e comunicatore visionario, ha frequentato il fashion & art system dell’epoca, catturando l’estetica più audace di quel periodo attraverso la sua penna e la sua macchina fotografica prima della morte prematura causata dall’Aids. Ed è proprio alla sua arte iconica che Jeremy Scott, direttore creativo di Moschino, rende omaggio con la sfilata Uomo Primavera/Estate 2023 del brand, che è tornato tra i protagonisti della Milano Fashion Week.

“Ho voluto accendere una luce su un creatore brillante. Viramontes è una forza”, spiega Scott, che ha collaborato con gli archivi dell’artista, lasciandosi ispirare soprattutto dal suo lavoro per il magazine The Face e dal suo contributo nell’esplosione dello stile Buffalo, creato da Ray Petry (primo ad essere definito stylist), che consisteva nell’assemblare culture e tradizioni diverse per creare una divisa unica composta da una giacca dell’aviazione pluridecorata, jeans Levi’s larghi o gonne anche per gli uomini, stivali da paracadutista e cappello Stetson.
Così, per la prossima estate, nasce una collezione in cui visi astratti e colori accesi, scarabocchi e pennellate espressive ricoprono le forme più classiche dei look Moschino, che però osano con nuove silhouette, e diverse lunghezze e altezze. Pantaloni lunghi e shorts, gonne a pieghe, sarong, pantaloni affusolati o più comfort, si mescolano con blazer, abiti e soprabiti ravvivati da trattamenti policromi. Ma il tailoring non vive solo in un ambito tradizionale, incontra lo sportswear e il military, in un mix contemporaneo e libero.

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