William Franklin-Milller

William Franklin-Milller

Sotto i riflettori ci sta da sempre. Prima modello, poi i primi ruoli da attore, fino a quello che lo consacra, Giovanni, il figlio del Magnifico, nella terza stagione de I Medici. Con i casting, comunque, va avanti: «Recitare», dice «mi ha insegnato la perseveranza». Intanto, tra un allenamento di nuoto e l’altro (fa gare da quando ha dieci anni) sta finendo il college e pensa al futuro: il sogno? Essere il prossimo James Bond

di Michele Primi

A soli 18 anni Willam Franklyn-Miller ha già capito tutto del mestiere di attore: «Devi essere sempre spontaneo e reale e imparare ad accettare il rifiuto». Per un emergente, dice, la cosa più importante non è scoprire e coltivare il talento, ma imparare ad affrontare il mondo dei casting: «Ho fatto almeno 1.000 provini: a volte ero troppo alto, altre volte ero troppo giovane. Arrivi con i capelli lunghi e cercano un ragazzo con i capelli corti. Rimani in due, e scelgono qualcuno con più esperienza di te», sorride lui dalla sua casa in Inghilterra (è nato nel Devon il 24 marzo 2004), dove vive con i genitori e i fratelli dopo essere cresciuto tra Australia e Irlanda. «Recitare mi ha insegnato la perseveranza. Il mio obiettivo è diventare un attore. Mi affascina il modo in cui, interagendo con la telecamera, provi a far conoscere al pubblico il tuo personaggio. Il momento più difficile? Arrivare sul set e dimenticare all’improvviso la tua parte». 


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La sua carriera è iniziata a soli 4 anni: «Non mi ricordo un momento in cui ho cominciato, sono cresciuto letteralmente sotto i riflettori». Dopo le prime esperienze come modello entra nel cast di Neighbours (lo show televisivo più lungo di sempre in Australia, in onda dal 18 marzo 1985 al 28 luglio 2022 e in cui hanno esordito anche Kylie Minogue, Margot Robbie e Liam Hemsworth), ha recitato nella serie Arrow, basata sul supereroe Freccia Verde della DC Comics, e nel cortometraggio A Fish Out of the Water, del 2016, in cui è Zac, un ragazzino rimasto senza padre che tiene viva la sua memoria attraverso la passione per la pesca che condivideva con lui e trova la forza di credere in se stesso grazie a un nuovo amico, Ollie.


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Poi è arrivato il primo ruolo importante, Giovanni de’ Medici nella terza stagione de I Medici, secondo figlio di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini. Una storia di lotte per il potere, intrighi politici e tradimenti in cui la ragion di stato prevale su tutto, anche sui sogni di Giovanni, che ha una sensibilità da artista ma viene mandato a Roma per fare carriera all’interno della Chiesa fino a diventare Papa con il nome di Leone X. «Vengo scelto quasi sempre per ruoli drammatici», confessa: «Mi piace quando nel mio personaggio c’è qualcosa di sinistro, oppure un’oscurità nascosta. Giovanni de’ Medici è un ragazzo tormentato che sacrifica se stesso per la famiglia. Vorrebbe diventare un pittore, ma suo padre ha altri progetti per lui e fa quello che deve fare. Mi ha insegnato molto».


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Per girare gli otto episodi de I Medici, William Franklyn-Miller ha vissuto cinque mesi in Italia: «È stato bellissimo immergermi nel contesto storico, nei costumi e nei paesaggi della serie: abbiamo girato a Roma e in Toscana. Un giorno mi piacerebbe visitare anche Venezia». Dopo il ruolo in costume è tornato a essere un teenager in due produzioni del canale YouTube Brat Tv, Chicken Girls e Spring Breakaway, e nel 2020 è entrato nel cast del fantasy Quattro ragazzi e la magica creatura, con Russell Brand e l’icona britannica Michael Caine che dà la voce alla suddetta creatura, incontrata dai ragazzi in Cornovaglia e capace di esaudire un solo desiderio al giorno. 


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Mentre continua a fare audizioni, Franklyn-Miller si allena in piscina fino a sette giorni a settimana («Sono competitivo, faccio gare da quando ho 10 anni. Il nuoto mi piace perché è uno sport in cui non ti puoi infortunare e ti rende più forte mentalmente») e sta finendo il college grazie ai corsi online: «Non è facile studiare quando in ogni momento puoi essere chiamato per un provino e devi preparare la tua parte in 24 ore, magari cambiando accento dall’inglese all’americano». Uno dei suoi punti di riferimento è Tom Holland: «È riuscito a combinare la scuola con la recitazione e a costruire una carriera iniziando giovanissimo, come me». 


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William Franklyn-Miller è umile, concentrato sull’obiettivo di diventare attore ed è attento a tutto quello che succede sul set, perché sa che c’è molto da imparare: «Durante le riprese de I Medici il regista Christian Duguay, gli attori e gli autori mi hanno aiutato a capire i meccanismi di una grande produzione. Su quel set ho scoperto la mia vera passione per la recitazione. Il mio modello nel cinema di oggi, come per tutti quelli della mia generazione, è Timothée Chalamet, ma il mio idolo è Tom Hanks. A un provino per la serie di fantascienza Raised by Wolves ho conosciuto il mio regista preferito di sempre, Ridley Scott. Ovviamente non ho avuto la parte, ma incontrarlo è stato incredibile». William Franklyn-Miller sta ancora aspettando il ruolo perfetto e sogna di essere uno dei futuri James Bond: «Ho letto un’intervista ai produttori in cui spiegano che l’agente 007 è un ruolo che per un attore dura almeno dieci anni. Quindi fra due o tre potrei avere l’età giusta per essere io il nuovo Bond». 

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Photos by Guy Aroch, styling by Edoardo Caniglia, Location: The St. Regis Roma (marriott.it)