Giubbotti con maniche knit in maglia, camicie performanti in lana merino e pantantaloni sartoriali rivisti nelle linee. Formalità ed eleganza a Pitti Uomo 95 si declinano secondo nuove tecnologie

Sofisticata eleganza reinterpretata seguendo le linee guida di un’attenzione studiata alla tecnicità. La massima espressione della sartorialità si declina in chiave contemporanea a tessuti avant gard rivisti, di segnati e tagliati per assecondare una nuova dinamicità.

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Ecco che quello che si è visto a  Pitti Uomo 95 è un delicato equilibrio fra calore e leggerezza nel peso, elemento cruciale per la stagione invernale, è il concetto chiave attorno cui ruota la costruzione dei modelli e lo studio delle proporzioni dei capi, aggiornati e rivisti. 

Le collezione nascono da lunghe e fruttuose collaborazioni fra i tessutai italiani più prestigiosi e la manifatura artigianale, un lavoro basato sulla selezione di materie prime eccellenti e sull’innovazione nei trattamenti e nei lavaggi, studiati per conferire l’aspetto desiderato rispettando allo stesso tempo la natura delle fibre.

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Filo conduttore, la morbidezza: tessuti caldi ed extra soft, come il velluto, grande protagonista della prossima stagione invernale, e mischie di lana, cotone e cashmere dalla mano estremamente soffice e gradevole. Ricerca nei materiali, quindi, ma anche rivisitazione di forme e modelli: la nuova stagione AI19/20 punta su nuove modellature studiate letteralmente al millimetro con lo scopo di assicurare il fit perfetto e impeccabile.