

Ruffino, la casa vinicola di grandi vini rossi
Ai classici Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro si aggiunge un ottimo Modus e l’ultimo arrivato Alauda
Pontassieve è un piccolo borgo alle porte di Firenze, aggrappato sulla confluenza tra il fiume Arno e il Sieve, da cui prende il nome. È qui che nel 1877 i cugini Ilario e Leopoldo Ruffino fondano l'omonima casa vinicola. Sin da subito l'intenzione è di percorrere una terza via rispetto alla produzione contadina (senza fronzoli e di pronta beva) e quella nobile che punta alla qualità ma la tiene solo per sé. Una terza via all'insegna della produzione commerciale d'eccellenza.
Inseguire questo obiettivo significa affidarsi alla solidissima tradizione del Chianti, e già nel 1890 il Duca d'Aosta nomina Ruffino fornitore ufficiale della casa reale: in suo onore nasce nel 1927 il Riserva Ducale (80% Sangiovese più Merlot e Cabernet Sauvignon), che conquista presto anche la corte Svedese, quella Inglese, la mensa vaticana e la tavola di Charles De Gaulle.
Oggi Riserva Ducale è una delle punte di diamante di Ruffino insieme alla sua edizione speciale, Riserva Ducale Oro, vinificata a partire dal 1947 e affinata per 36 mesi di cui 12 in botti di rovere e barrique. A queste bottiglie è certamente lecito affiancare anche Modus, un Supertuscan ottenuto con 50% di Sangiovese, 25% di Merlot e 25% di Cabernet Sauvignon affinato per 12 mesi in barrique.
È innegabile che meriti un posto di primissimo piano anche l'ultimo vino entrato in catalogo, Alauda, lanciato a ottobre 2015 e ottenuto affinando per 24 mesi in barrique di rovere francese un blend composto da 45% di Merlot, 45% di Cabernet Franc e 10% di Colorino. Per farsi un'idea del risultato basti sapere che alla presentazione milanese l'entusiasmo dei presenti è stato misurato in base al numero di bicchieri versati. «Questo è il nostro vino più prestigioso» ha commentato Sandro Sartor, amministratore delegato di Ruffino. Unico limite: se ne producono 5-6mila bottiglie l'anno, bisogna faticare un po' per procurarsene una.