Contro l’ansia da bagaglio, piccoli trucchi e consigli per prendersela comoda senza fare una piega di troppo.

Massimo rendimento, minimo sforzo. È la regola d’oro sottesa a The Art Of Packing, la serie di tutorial che Louis Vuitton ha studiato a vantaggio dei giramondo e che insegna in poche semplici mosse come organizzare il bagaglio perfetto. L’operazione preliminare sta nel disporre tutto sul letto, così da cogliere al volo gli abbinamenti possibili e dare un taglio al superfluo. Pochi pezzi irrunciabili, in colori neutri, garantiscono un sicuro successo. Tra di loro la camicia bianca, casual con i jeans oppure elegante sui pantaloni di taglio classico. Si passa poi a riempire il bagaglio, di capienza direttamente proporzionale alla durata del soggiorno. Secondo la tecnica a strati sul fondo vanno gli oggetti più pesanti, come libri e scarpe; subito sopra le camicie, avvolte nella velina, e i pantaloni, piegati secondo il verso delle pince. Nei vuoti tra gli indumenti si dispongono intimo, calze e T-shirt. Arrotolati, perché non facciano grinze. Da ultimo si adagiano giacche e cappotti, che si avrà cura di appendere per primi nell’armadio una volta giunti a destinazione. Un trucco da stylist: arrivati in albergo basterà riempire la vasca di acqua calda e appendere gli abiti alla doccia. Con il vapore si stireranno perfettamente. E per togliersi ulteriori dubbi, vale la pena fare tappa a Parigi, in Avenue Montaigne al 22, e prendere ripetizioni nel nuovo temporay store parigino “L’Aventure” per l’alta valigeria: l’approdo felice che Louis Vuitton riserva a tutti viaggiatori contemporanei.